Ottavio Puleo rivolgendosi
all’Assessore all’Ambiente, Bonomo ,in sintesi gli ha detto:
“ tu hai chiesto d’essere nominato Assessore sol perche’
vantavi una competenza ,piu’ di altri, della problematica
distilleria. E cio’ dopo avere imposto alla coalizione del
Alleanza Democratica di inserire al primo punto del Programma del
Sindaco Motisi proprio
la revoca dell’autorizzazione allo scarico. Le forze
della Alleanza hanno creduto e dato fiducia.Oggi sei proprio tu,
per un processo di conversione,
ad autorizzare la lavorazione. Bene – sostiene ancora
Ottavio Puleo - oggi noi abbiamo risolto il problema
“Bertolino” quindi, e’ chiaro, che il tuo ruolo
finisce qui’, la tua funzione si e’ esaurita . Cio’
significa che ne devi trarre le conseguenza. In piu’- dice
Ottavio- mentre tu avevi credibilita’ quando ti battevi contro
gli effetti della distilleria e convincevi la gente delle tue
giuste argomentazioni oggi dovrai faticare molto a convincere le
stesse persone che
quel che hai fatto e’ giusto. “ E poi Ottavio, concludeva,
citando il Platone della Repubblica , il Platone del “mito della
caverna “ e cioe’ che gli uomini sono come prigionieri
incatenati entro una caverna
con le spalle rivolte alla luce che viene di fuori e
riescono a vedere soltanto le ombre proiettate sulla parete da
coloro che passano e dai loro fardelli ; gli oggetti delle
sensazioni sono appunto come queste ombre che i prigionieri
scambiano per oggetti reali mentre, se
essi riescono a liberarsi dai ceppi e ad uscire dalla
caverna possono vedere le cose stesse che corrispondono agli
oggetti intelligibili.
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