Ernesto Che
Guevara Rivoluzionario
...in
sostanza si impone al giovane comunista di essere essenzialmente
umano, essere tanto umano da accostarsi al meglio dell'uomo;
purificare il meglio dell'uomo per mezzo del lavoro, dello studio,
dell'esercizio continuo della solidarietà con il popolo e con
tutti i popoli del mondo; sviluppare al massimo la sensibilità
fino a sentire l'angoscia ogni volta che in qualsiasi angolo del
mondo viene assassinato un uomo e fino a sentirsi entusiasta ogni
volta che in qualsiasi angolo del mondo si innalza una nuova
bandiera di libertà...
(dal discorso tenuto
il 20 ottobre 1962 per il II anniversario dell'unificazione del
movimento giovanile)
Dall'Argentina alla Bolivia
passando da Cuba
Ernesto Guevara
(1929-1967) è, dopo Fidel Castro, il personaggio più famoso
della rivoluzione. Argentino, medico, sofferente d'asma fin
dall'infanzia, con una spiccata sensibilità letteraria
testimoniata anche dal suo epistolario, visse in vari paesi dell'
America latina tra il 1953 e il 1955, quando a Città del Messico
conobbe Castro e si unì al gruppo guerrigliero che si preparava a
liberare Cuba dalla dittatura del filoamericano Fulgencio Batista.
Nei due anni di guerra di liberazione sul territorio cubano, si
distinse rapidamente per le doti di comando e per la sua austera
intransigenza di principi. Alla fine del 1958 guidò una delle
colonne d'invasione da Oriente a Las Villas e Santa Clara, dove
sconfisse una parte dell'esercito batistiano. Alla fine del 1959
fu nominato presidente del Banco Nacional, e poi nel 1961 ministro
dell'industria fino al 1965, quando sparì rapidamente e riapparve
un anno dopo in Bolivia alla testa di una formazione guerrigliera.
Scoperto dai rangers boliviani il gruppo fu decimato, Guevara fu
ferito e poi fucilato.
Oltre che per questo tentativo di promuovere una rivoluzione
continentale, Guevara è famoso come ideologo e critico della
politica estera sovietica nei riguardi del Terzo mondo. Le sue
idee sui rapporti tra rivoluzione e sistema di valori, sono state
spesso definite utopiche per il forte accento posto sul
volontarismo e sulle motivazioni morali. In realtà le sue tesi
cercarono di superare i limiti del marxismo europeo, che egli
ritenne inadeguato per il Terzo mondo, e possono essere
considerate un tentativo di elaborare una cultura della
modernizzazione radicalmente alternativa a quella delle società
industriali avanzate.
Le sue critiche alla politica sovietica furono espresse
pubblicamente in varie sedi internazionali tra il 1963 e il 1965,
nei momenti più drammatici della guerra del Vietnam, quando Cuba
tentò di guidare un fronte internazionale alternativo ai due
blocchi e al non allineamento ormai in crisi. Più in generale,
Guevara era convinto dei limiti burocratici del modello sovietico,
e per questo le sue tesi sono apparse ad alcuni osservatori vicine
a quelle cinesi. Dopo la crisi dell'Est, le idee guevariane sono
state recuperate da Fidel Castro per fronteggiare l'attuale
isolamento che Cuba subisce a causa dell'embargo assassino imposto
unilateralmente dagli Stati Uniti da ormai più di quarant'anni.
Biografia
minima
1928. Il 14 giugno nasce a Rosario, in Argentina, da Celia
de la Serna ed Ernesto Guevara Lynch. Trascorre i primi due anni a
Puerto Caraguatay, nella provincia diMisiones, sulle rive
dell'Alto Paranà, ai margini della selva paraguaiana.
1930. A due anni contrae l'asma in forma cronica e la
famiglia è costretta a trasferirsi in un clima asciutto. Viene
scelta la cittadina di Alta Gracia sulla sierra di Còrdoba.
Ernesto negli anni del liceo si guadagna una grande quantità di
soprannomi. Non ha ancora i capelli lunghi e il famoso basco, ma
un taglio a spazzola che gli fa guadagnare il nome di "EL
PELAO". Per i compagni del Colegio Nacional Dean Fuentes è
"EL LOCO GUEVARA", il pazzo Guevara, perchè si diverte
a fare cose che sconvolgono insegnanti e compagni: il quarto anno
riceve per ordine del rettore 10 ammonimenti per atti di
indisciplina, e rischia l'espulsione. In effetti entra ed esce
dalla scuola quando vuole, accende in classe sigarette antiasma,
discute coi professori continuamente: i voti però sono buoni, i
suoi interessi tantissimi e lui è molto intelligente, così alla
fine dell'anno se la cava sempre. I ragazzi argentini in quel
periodo giocano quasi tutti a rugby, una moda arrivata dall'inghilterra;
non è lo sport ideale per un malato di asma ma, testardo com'è,
Ernesto si mette a giocare a rugby, con gli "Estudiantes"
di Cordoba. Il nome che si sceglie da rugbista è Fuser,
l'abbreviazione di "Furibondo de la Serna". Racconta
Alberto , l'amico di sempre, che Ernesto è bravo nelle mischie,
micidiale nel placcaggio e quando corre, con la difficoltà nel
repirare che lo fa ansimare, terrorizza gli avversari...... Fonda
anche una rivista di rugby, "Tackle" e firma gli
articoli con il nome di "Chanco", cioè maiale: è
famoso per non lavarsi mai e si vanta di portare una maglia da
rugby per25 settimane!. Suo padre racconta che in casa Guevara
nessuno era mai stato particolarmente attento all'eleganza e dice
che i suoi figli, più che vestirsi si buttavano qualcosa addosso.
Nonostante questo stile un pò "trash", piace moltissimo
alle ragazze che sono affascinate dalla sua personalità come
minimo originale. Di sera frequenta le "milongas" delle
specie di balere dove ci si scatenava nelle danze di moda. Lui fa
i suoi sforsi, ma tutti i suoi amici ricordano che è negato per
la musica e non distingue un tango da una salsa ma invita le
ragazze + bruttine perchè non facciano da tappezzeria.
1945-50. Termina il liceo e si trasferisce con la famiglia
a Buenos Aires. Trova un lavoro come impiegato municipale e si
iscrive alla facoltà di Medicina. Da paziente si trasforma in
collaboratore nel laboratorio di un celebre allergologo, il dottor
Pisani.
1951-52. Viaggia in motocicletta con l'amico Alberto
Granado. L'obiettivo è la visita dei più celebri lebbrosari
latinoamericani, ma il viaggio si rivela una fonte inesauribile di
avventure ed esperienze. Abbandonata la motocilcletta in Cile, il
viaggio continua attraverso il Perù e la Colombia, fino a
Caracas, con ogni tipo di mezzi (inclusa una zattera sul Rio delle
Amazzoni). Si conclude a Maiami nell'agosto del 1952, da dove
Ernesto ritorna in aereo.
1953. Supera in pochi mesi la quindicina di esami residui e
si laurea in medicina, con tesi di allergologia. Riparte in treno
per un viaggio in America latina, insieme all'amico d'infanzia
Calica Ferrer. Gli interessi originariamente archeologicici si
trasformano mano mano in politici. A Laz Paz, in Bolivia, assiste
a un momento di crescita inpetuosa del movimento operaio e
contadino, sotto il governo di Paz Estenssoro. Per scelta politica
decide di andare a conoscere un movimento analogo in Guatemala.
1954. In Guatemala da gennaio ad agosto. Partecipa
attivamente al movimento sorto sotto il governo di Jacobo Arbenz,
collaborando nel servizio sanitario e arruolandosi nelle brigate
giovanili. Si avvicina agli ambienti del Pgt (il Partito
comunista)e comincia a darsi una formazione marxista. Lo aiuta una
giovane aprista di sinistra, la peruviana Hilda Gadea, della quale
si innamora. La sposerà in Messico due anni dopo, avendone la
figlia Hildita. Un'agressione di mercenari, organizzati in
Honduras della Cia e guidati dal colonnello Castillo Armas, pone
termine al movimento in Guatemala. Arbenz abdica senza reagire e
Guevara deve rifugiarsi nell'ambasciata argentina.
1955-56.
Ripara a Città del Messico, dove sopravvive alla meno peggio
facendo il fotografo ambulante e il venditore di libri, finchè
ottiene un posto nel reparto d'allergica dell'Ospedale generale.
Termina alcune pubblicazioni scientifiche e riprende con vigore
gli studi di marxismo. Conosce il gruppo degli esigliati cubani e
si arruola come medico nella spedizione che preparano sotto la
guida di Fidel Castro, l'eroe del Moncada. Partecipa ai corsi
all'accampamento cubano e all'addestramento militare sotto la
guida di un fuoruscito della Guerra civile spagnola, il gen. Bayo.
L'accampamento viene scoperto e il Che è arrestato con gli altri
cubani. Per la loro scarcerazione compie uno sciopero della fame
in prigione. Vi resta più a lungo degli altri (57 giorni).
Liberato, salpa col "Granma" da Tuxpàn, il 25 novembre,
e sbarca a la Playa de las Coloradas, il 2 dicembre.
1957-58. Sono gli anni della guerra rivoluzionaria.
Costruisce la Seconda colonna che si forma a partire da quella
diretta da Fidel. Sulla Sierra Maestra organizza il
"territorio libero" di El Hombrito. Dirige, nella fase
finale, una delle colonne che devono realizzare l'invasione della
Sierra all'Avana:campagna di Las Villas e vittoria nella battaglia
di Santa Clara.
1959. Membro del governo rivoluzionario, diventa cittadino
cubano. A giugno sposa Aleida March, dalla quale avrà quattro
figli: Aleidita, Camilo, Celia ed Ernesto. Tra giugno e settembre
dirige una delegazione economica all'estero, in Egitto, India,
Giappone, Indonesia, Sri Lanka, Pakistan, Jugoslavia, Marocco. Al
ritorno è posto a capo del Dipartimento di industrializzazione
dell'Inra (Istituto per la riforma agraria). A novembre è
nominato Presidente della Banca nazionale.
1960. A ottobre-novembre compie una visita ufficiale in
Cecoslovacchia, Urss, Cina, Corea, Rdt. Comincia ad occuparsi
fondamentalmente di problemi economici.
1961-64. Dirige per quattro anni il Ministero
dell'industria (Minind). E' la sua attività principale, insieme a
corsi di formazione (per se stesso, nelle materie necessarie al
Ministero), viaggi diplomatici all'etero e una ricca produzione
teorica in vari campi. Ad agosto del 1961 dirige la delegazione
cubana alla Conferenza degli Stati americani a Punta del Est, in
Uruguay. Durante la Crisi dei missili, nell'ottobre 1962, gli
viene affidato il comando della difesa sul fronte occidentale (Pinar
del Rìo). Nel 1963-64 darà il via e animerà il celebre
"Dibattito economico"- su la legge del valore, i criteri
della pianificazione, i rapporti tra economia di mercato e
socialismo. Ne uscirà sconfitto, ma dopo aver dato prova notevoli
capacità teoriche e profonda ispirazione
democratico-rivoluzionaria. A luglio del 1963 compie un'importante
visita nell'Algeria di Ben-Bella. A marzo-aprile del 1964 dirige
la delegazione cubana alla conferenza di commercio e sviluppo
convoca dall'Onu a Ginevra. A novembre del 1964 è a capo della
delegazione cubana che a Mosca partecipa ai festeggiamenti per il
47° anniversario della Rivoluzione d'Ottobre. E' il suo terzo e
ultimo viaggio in Urss. Il 9 dicembre pronuncia un discorso a New
York, all'assemblea dell'Onu e pochi giorni dopo proclama
apertamente le proprie posizioni rivoluzionarie sull'America
latina. Parte successivamente per un lungo viaggio in vari paesi
africani. Il primo è l'Algeria.
1965. Tra gennaio e marzo visita Mali, il Congo Brazzaville,
la Guinea, il Ghana, il Dahomey, la Cina, la Tanzania. Il 24
febbraio interviene al Secondo seminario economico di solidarietà
afroasiatica di Algeri, dove denuncia lo sfruttamento mondiale
dell'imperialismo, ma anche il profitto che i paesi
"socialisti" ricavano dai meccanismi dello scambio
ineguale. Si reca poi in Egitto dove pronuncia, accanto a Nasser,
il suo ultimo imtervento pubblico. Il 14 marzo rientra all'Avana,
accolto dai massimi dirigenti. E' l'ultima volta che compare in
pubblico. Ad aprile si reca segretamente in Congo, passando per la
Tanzania (dove giunge il 19 aprile), alla direzione del gruppo di
cubani incaricati di aiutare militarmente la guerriglia congolese.
Vi resta sino alla fine di novembre. Dall'Africa, fermandosi in
uno dei paesi dell'Est, torna clandestinamente a Cuba e si dedica
alla preparazione della spedizione boliviana.
1966. Ai primi di novembre compare in Bolivia, sotto falso
nome e senbianze irriconoscibili. Raggiunge la zona operazioni
della guerriglia e comincia a tenere un diario.
1967. Il 17 aprile viene reso pubblico il testo del
"Messaggio alla Tricontinentale"più noto col nome:
"Creare 2, 3, molti Vietnam!". Le agenzie di stampa
cominciano a parlare della presenza del Che il bolivia. Il 7
giugno il governo boliviano di Barrientos dichiara lo stato
d'assedio. Il 24 giugno viene repressa nel sangue la rivolta dei
minatori di Catavi e Huanumi. La guerriglia riporta qualche
successo militare. Ma si divide in due gruppi che non riusciranno
più a ricongiungersi. Il 31 agosto, a Puerto Mauricio, attraverso
il Rìo Grande, viene distrutto in un'imboscata il gruppo Joaquìn,
di cui fa parte anche "Tania la guerrigliera". Il 26
settembre, nella zona di Valla Grande, il gruppo del Che cade in'imboscata.
L'8 ottobre, alla Quebrada del Yuro, il gruppo è accerchiato e il
Che, ferito alle gambe, viene catturato. Trasferito nella scuola
del villaggio de La Higuera, viene interrogato e poi lasciato per
una notte senza cure. Al mattino del 9 ottobre viene ucciso a
sangue freddo, per decisione ufficiale del governo. Il suo
cadavere viene trasportato in elicottero a Valle Grande, esposto
al pubblico e successivamente sepolto in un luogo, rimasto per
molti anni "ufficialmente" segreto, nei pressi
dell'aeroporto di quella stessa città. Il mondo, incredulo,
attende la conferma della morte, che viene data da Fidel Castro,
il 15 ottobre. In varie parti del mondo - ma sopratutto in Europa
occidentale e nelle Americhe - la notizia della sua morte è
accompagnata da manifestazioni combattive e di massa.
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