Nel 1956
Partinico registrava circa 6000 disoccupati, le fogne erano a
cielo aperto, la scuola per pochissimi, la mortalità infantile
esasperata e la mafia, quella delle campagne, dominava il nostro
territorio. E Danilo Dolci insieme alla Camera del Lavoro di
Turiddu Termini e ai Comunisti disse che il lavoro c’era e che
lo Stato aveva l’obbligo costituzionale di non mantenere i suoi
cittadini in una condizione di sottosviluppo. E Lo Stato, dallo
sciopero alla rovescia, fu costretto a finanziare opere
pubbliche: strade, acquedotti, fognature, campi sportivi. E
dunque LAVORO.
E poi
Danilo con la Camera del Lavoro di Turiddu Termini e solo e
soltanto insieme ai Comunisti, disse che l’acqua era un bene
prezioso che andava canalizzata ed utilizzata razionalmente per
le campagne. Lo Stato tergiversava. E allora nel 1962 il digiuno
a Spine Sante sostenuto dalla solidarietà dei Comunisti ed il
sostegno di un intero popolo ma con il disprezzo e il dileggio
di tanti benpensanti compresa buona parte di un certo clero
locale di allora. E la lotta non violenta espressa con il
digiuno insieme a tanti lavoratori soprattutto delle campagne
che avevano assunto coscienza, costrinse lo Stato dei
democristiani Messeri, Volpi, Mattarella e di tanti sepolcri
imbiancati, ancora una volta a cedere e a finanziare la diga
sullo Jato che significò lavoro per anni, sviluppo, benessere.
Anche in quell’occasione la mafia tentò di ostacolare quel
processo di trasformazione subendo, però, una sconfitta perché
la Cassa per il Mezzogiorno fu costretta a finanziare l’opera. E
dunque SVILUPPO.
E poi
Danilo insieme alla Camera del lavoro di Turiddu Termini e dei
Comunisti disse che la scuola era un diritto per tutti, che la
scuola e l’istruzione rappresentano lo strumento della
liberazione. E fu costruita la scuola di Mirto aperta,
democratica così come dovrebbe essere la scuola dello Stato. E
dunque ISTRUZIONE.
E poi
avendo sempre accanto a sé solo e soltanto i Comunisti costrinse
lo Stato a liberalizzare l’etere perché l’informazione fosse di
tutti e per tutti. E così fu possibile al comunista Peppino
Impastato fare nascere a Terrasini Radio Aut, e a Partinico
Radio onda libera e Tele Jato. E dunque L’INFORMAZIONE
DEMOCRATICA. Oggi sono in tanti che sgomitano per
ricordarlo, celebrarlo, osannarlo. Si può sempre dire: meglio
tardi che mai seppur va respinto qualunque tentativo di
omologazione di un Danilo che sarebbe di tutti e dunque di
nessuno.
Ma insieme
a Danilo che ci lasciava dieci anni or sono e che fa parte del
nostro “ALBUM DI FAMIGLIA“ come dichiarava ieri il compagno
Giusto Catania in via Iannello, noi vogliamo ricordare ed
onorare Turiddu Termini, Fifiddu Rubino, Franco Alasia, e tanti
e tanti compagni comunisti che furono accanto a Danilo fin dalla
prima ora e fino alla fine perché comunisti e a sostegno, senza
alcun dubbio o tentennamento, delle ragioni dei deboli, degli
emarginati, dei degli ultimi della terra.
PARTITO
DELLA RIFONDAZIONE COMUNISTA Circolo “Peppino Impastato”
PARTINICO
31 DICEMBRE 2007
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