La
fallimentare politica del Sindaco Motisi sulla
cosiddetta “questione Bertolino” trova epilogo nella
vicenda ultima che consentirà alla distilleria di
scaricare, attraverso una lunga condotta, i reflui della
lavorazione. Ne’ chiusura dell’industria, quindi, così
come previsto dal programma elettorale del Sindaco e
niente delocalizzazione ma agevolazioni, per potere in
quel sito continuare ad operare.
Eppure il Sindaco aveva nominato, quale suo consulente
per le questioni relative alla distilleria, un esimio
legale dello studio Mattarella e in una delle tante
riunioni di Alleanza Democratica, rese volutamente
inutili dal Partito di Motisi, era stato assunto un
impegno per la delocalizzazione dell’industria nell’area
appositamente indicata nel Piano Regolatore del nostro
Comune e collocata lungo la direttrice Partinico-Alcamo.
I
nostri Partiti non sono, per principio, contro le
attività industriali quando queste rispettano le leggi e
la salute dei cittadini. Ma la distilleria non può più
restare in quel luogo e non solo per questioni di
sicurezza, o salvaguardia della salute ma anche per
problemi di carattere urbanistico notoriamente
conosciuti dai nostri cittadini.
La
delocalizzazione, dunque, per i nostri Partiti è un
concreto obiettivo politico e al quale non rinunceremo
anche se, abbiamo chiaro, l’insieme di sostegni e
protezioni di cui gode la distilleria soprattutto nel
Partito dell’on. Cuffaro, a Palermo come a Partinico. E
l’on. Cuffaro, ancora una volta pressato dall’industria
e dalle cantine vinicole, ha già fatto sapere qual’è il
suo intendimento e cioè di consentire alla distilleria
l’uso delle vinacce in quanto prodotti da utilizzare per
la lavorazione e non rifiuti da eliminare. A questo
processo, ovviamente, ci opporremo così come è stato
fino ad oggi.
ALLEANZA DEMOCRATICA PER PARTINICO:
CIRCOLI DELLA MARGHERITA
COMUNISTI ITALIANI
DEMOCRATICI DI SINISTRA
ITALIA DEI VALORI –LISTA DI PIETRO
PARTITO DELLA RIFONDAZIONE COMUNISTA
UDEUR-PARTITO POPOLARE
Partinico 9 settembre 2006
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