IL
RICORDO è SEMPRE VIVO, ANCHE 16 ANNI DOPO…
Giovanni Falcone amava spesso riferire una citazione di Kennedy,
che ben illustrava il modello di vita che egli aveva deciso di
seguire e per il quale è stato barbaramente ucciso 16 anni fa,
insieme a sua moglie e ai quattro agenti della sua scorta.
"Un uomo fa quello che è
suo dovere fare, quali che siano le conseguenze personali, quali
che siano gli ostacoli, i pericoli o le pressioni. Questa è la
base di tutta la moralità umana."
Credere fermamente nel valore del dovere, aver cercato in tutti i
modi di liberare quella terra che lui amava come la Sicilia, non
facendo nulla di straordinario se non svolgere i propri compiti
come meglio poteva, come tutti dovrebbero fare. È un eroe
tuttavia, un eroe perché purtroppo sono in pochi a seguire già nel
proprio lavoro la via della legalità, del rispetto delle regole
scegliendo invece le scorciatoie della malavita, che
alleggeriscono le fatiche fisiche del conseguimento del successo,
ma non fanno altro che appesantire con una zavorra di fango la
coscienza degli individui.
“Il
coraggioso muore una volta, il codardo cento giorni almeno!”
diceva sempre Giovanni Falcone.
E tra
i coraggiosi c’erano soprattutto le persone che accettando la
paura di non tornare più a casa, non rinunciavano ai propri
compiti, che siano quelli della moglie o quelli di agente di
scorta. Onoriamo il ricordo di Francesca Morvillo, di Giuseppe
Costanza, Vito Schifani, Antonio Montinaro e Rocco Di Cillo.
È una
gioia vedere sbarcare sulle coste di Palermo più di 1000 ragazzi,
provenienti da tutta Italia uniti nel ricordo. È una gioia perché
"Si muore generalmente perché si è soli o perché si è entrati in
un gioco troppo grande". Ed allora non lasciamo che quella Sicilia
che ogni giorno nella propria quotidianità tra illustri arresti e
gesti più semplici di rispetto delle regole rimanga da sola.
Impegniamoci e lottiamo perché il numero di quelle persone cresca
sempre di più e diventi pari all’intera popolazione di questa
bella isola, che lotta per estirpare il tumore mafioso.
Partito della Rifondazione Comunista - Giovani Comunisti/e circolo
di Partinico
Partinico 23 maggio 2008
|