Come era prevedibile, e come nelle
peggiori delle ipotesi, ancora una volta i consumatori della
nostra città vengono beffati non solo dalla inefficace azione
delle organizzazioni sindacali ma soprattutto da una categoria,
i panificatori, che se va rispettata per il lavoro ed il ruolo
che assolve non può che essere condannata per la prepotenza
esercitata nei confronti dei cittadini consumatori e soprattutto
delle fasce deboli della nostra popolazione.
Nessuna voce si è alzata a
difesa dei poveri che dovranno pagare un chilo di pane a oltre
4000 delle vecchie lire. Una enormità soprattutto se si pensa
alle famiglie numerose, ai disoccupati, ai pensionati al minimo.
Nessuna voce si è alzata a difenderli: né quella della Chiesa
locale impegnata in celebrazioni sempre più pagane e sempre meno
religiose ma la cui parte più sensibile come la Caritas o la S.
Vincenzo ogni giorno tocca con mano come la miseria si diffonda
sempre di più e alla quale solo il buoncuore di tanti cittadini
fa fronte; né quella delle Istituzioni che lasciano fare come se
la nostra città fosse un “pascolo abusivo”. Non intervengono,
nei controlli, né i Vigili urbani, né i Carabinieri, né la
Guardia di Finanza che ha il compito istituzionale di impedire i
cosiddetti “cartelli” ma soprattutto procedere ai controlli sul
lavoro nero, l’evasione fiscale, la violazione di norme
igienico-sanitarie, l’uso dei mezzi non autorizzati per la
distribuzione di alimenti.
Partinico è divenuta la “terra
di nessuno” dove chiunque ne abbia voglia detta legge. Per cui a
Carini il pane costa un euro e 70 centesimi, a Borgetto 1 euro e
80, a Terrasini città ad alto sviluppo turistico a 2 euro.
Addirittura ad Alcamo viene anche venduto ad un euro mentre
nella nostra città, dopo la sceneggiata dell’altro ieri alla
presenza del solito signore che regolarmente si presenta
sostenendo d’essere il Presidente dei panificatori anche di
quelli di Partinico che non risultano avere né rappresentanza né
sede, il pane costo 2 euro e 20 centesimi e chi lo vuole pagare
a 2 euro si deve accontentare di un ammasso di mollica.
Ma
quel che più fa rabbia è il silenzio sospetto dei Partiti del
centro destra e quelli del centro del centro sinistra fatta
sempre più spesso di grumi di interessi e sempre più lontani
dai reali bisogni della nostra città, così come il silenzio di
tanti sepolcri imbiancati ipocriti e pronti a gridare al lupo
quando la violenza viene esercitata dai diversi siano essi rom o
extracomunitari. Sulla violenza esercitata dall’esasperazione
dei prezzi dei beni di prima necessità e cioè pane e pasta, del
gas e della benzina, delle tasse e dei balzelli nessuno si
preoccupa. Ancora una volta questo compito è affidato alla forza
politica dei Comunisti di Partinico.
PARTINICO 3 NOVEMBRE 2007
PARTITO DELLA RIFONDAZIONE COMUNISTA Circolo “ Peppino
Impastato” PARTINICO
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