Se da un lato il sacrificio della
vita del maresciallo Paladini in Afganistan va ricordato e
considerato come atto di altruismo di un giovane che lascia la
sua vita, una moglie e una figlia per assolvere ad un obbligo
che gli discende dalla sua appartenenza alle forze armate,
dall’altro non possiamo tacere di una politica dei Governi,
compreso l’attuale, che si subordina a quella aggressiva e
devastante degli Stati Uniti d’America che porta lutti e
distruzioni così come è stato in Iraq.
Dobbiamo andare via dall’Afganistan
per salvaguadare la vita dei nostri militari messa giornalmente
a rischio da una politica inconcludente e servile. Siamo perché
vengano promosse in Parlamento iniziative per il totale ritiro
delle nostre truppe da quel martoriato paese sbranato, nel
tempo, dal colonialismo, dai sovietici, dagli americani e dai
talebani. Ciascun popolo, compreso quello afgano, ha diritto
alla sua autodeterminazione, a liberarsi dalle oppressioni di
forze interne ed esterne che mettono in ginocchio un popolo che
ha soprattutto bisogno di Pace.
Il nostro Circolo vuole che si
imprima un’accelerazione ad una politica che faccia ritornare
in Italia le nostre truppe impegnate all’estero seppur in
missioni cosiddette umanitarie e promuova iniziative politiche
capaci di aiutare concretamente quel popolo per farlo uscire dal
medioevo, dalla corruzione, dalla subordinazione.
PARTITO DELLA RIFONDAZIONE
COMUNISTA Circolo “Peppino Impastato”
PARTINICO 25 novembre 2007
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