L’amarezza
di Sonia Alfano manifestata nell’intervista di ieri a Tele Jato
e riportata dal Giornale di Sicilia, così come quella di tutti
coloro che hanno avuto assassinati i loro familiari per
difendere la libertà d’informazione o lo Stato trova il nostro
circolo solidale e fortemente irritato nei confronti del Governo
Prodi. Ha ragione il Presidente della Commissione Antimafia, il
compagno Francesco Forgione, nel dissentire dal Governo il quale
si era impegnato ad equiparare le vittime della mafia a quelle
del terrorismo. Combattere la mafia nel nostro territorio
significa spendere la propria vita per imporre le ragioni dello
Stato democratico liberandolo da equivoci, compromissioni con la
mala politica e con la mala economia. Se anche questo Governo
considera la mafia un fenomeno transitorio e non una vera e
propria cancrena della società allora ha ragione Sonia Alfano
quando sostiene che il Governo Prodi altro non è se non la
continuazione di quello precedente. E noi comunisti di Partinico
non ci stiamo. Allora vogliamo aggiungere alla protesta di Sonia
Alfano e quella di tutte le altre famiglie distrutte dalla
violenza mafiosa, anche la nostra voce dicendo: non si può stare
un giorno di più in un governo che non riconosce i diritti di
quanti hanno lasciato la loro vita per difendere la nostra.
Con forza
chiediamo al nostro Partito, ai suoi deputati e senatori, di
rendere giustizia a chi giustizia non ha avuto. Loro, come noi,
nuovi eredi della lotta di Liberazione dal Fascismo, dai
sorprusi, dalle prepotenza e dalla Mafia.
PARTINICO 17 novembre 2007
Partito
della Rifondazione Comunista circolo “Peppino Impastato “
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