IL RIFIUTO DEL METODO
COLLEGIALE e cioè il non volere l’unanime e
contestuale coinvolgimento delle forze politiche che
costituiscono l’Alleanza Democratica per Partinico nel
definire le ragioni di una crisi e l’approntare i
necessari rimedi per il rilancio dell’azione
politico-amministrativa, rappresentano ulteriori
elementi di turbativa perchè la conclusione del processo
iniziato possa trovare adeguate e condivise soluzioni
utili non certo per i Partiti ma per la città di
Partinico. Questa città, nel 2005 ,aveva affidato le sue
sorti ad una coalizione progressista e ad un Sindaco e
non certo ad altri non meglio identificati soggetti che
avrebbero, come recita il documento consegnato dal
Sindaco ai Partiti dell’Alleanza Democratica Mercoledì
19 c.m. “aperto una linea di credito a chi
quell’alleanza rappresentava e al programma presentato”.
Ci chiediamo: CHI
SAREBBERO LE FORZE O I SOGGETTI che non hanno votato
Sindaco, Alleanza e Programma e che oggi aprirebbero,
senza una discussione aperta, pubblica e franca, questa
linea di credito?
Non vi è dubbio alcuno che
in quest’anno il governo del Sindaco Motisi è stato
caratterizzato da luci ed ombre che ne hanno fatto da
contorno. Luci ed ombre da attribuire, se proprio lo
vogliamo, in maniera analoga non solo alle forze che
dell’Alleanza erano parte, e dunque anche all’esecutivo,
ma a chi avrebbe dovuto con
determinazione ed
autorevolezza guidarlo. Dunque responsabilità collegiali
così come collegiali devono essere scelte e decisioni.
Il Sindaco (e la legge gli
attribuisce tale prerogativa), è nella facolta di
decidere come e cosa vuole. Non saranno certamente le
forze politiche firmatarie di questo documento che si
opporranno ai suoi voleri e provvedimenti. Appare
chiaro, però, che quell’equilibrio costruito in tanti
lunghi mesi di incontri, discussioni, approfondimenti,
intendimenti, cioè il metodo della PARTECIPAZIONE ALLE
DECISIONI che portò alla scelta di un candidato
Sindaco, dei suoi collaboratori e alla redazione del
Programma elettorale verrebbe violato, e quindi
tradito nella sua sostanza politica. Nè appare opportuno
che si tenti, attraverso il ricorso ad antichi ed odiosi
marchingegni, di procurare ferite e lacerazioni che
tendono a dividere, proprio in questa delicatissima
fase , l’Alleanza. I risultati sarebbero disastrosi.
Noi riteniamo che le forze
dell’Alleanza, TUTTE, debbano sedersi attorno ad un
tavolo insieme al Sindaco e discutere per
analizzare,comprendere e decidere nell’interesse della
nostra città e di quanti hanno affidato le sorti del
Governo a uomini in carne ed ossa con la loro storia,
con la loro cultura, con la loro passione non certo per
imporre ma per ricercare soluzioni condivise ed utili
per il futuro della comunità partinicese .
Circoli della
Margherita, Democratici di Sinistra, Federazione dei
Verdi, Italia dei Valori , Partito della Rifondazione
Comunista, UDEUR
Partinico 21 luglio 2006
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