Partito della Rifondazione circolo "Peppino Impastato" Partinico (PA)

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DOCUMENTO POLITICO DI RIFONDAZIONE COMUNISTA DI PARTINICO SULLA MOZIONE DI SFIDUCIA AL SINDACO MOTISI 

Il Consiglio comunale di Partinico in data 5.9.2007 ha votato favorevolmente (28 consiglieri su 30) la mozione di sfiducia al Sindaco del centro sinistra dott. Giuseppe Motisi, firmata e presentata dai consiglieri del centro destra. Anche 6 consiglieri comunali su 8 di centro sinistra, compreso il consigliere comunale di Rifondazione Comunista, hanno votato favorevolmente detta Mozione naturalmente per ragioni opposte  a quelle del centro destra.

Le motivazioni per cui il nostro Partito ha votato favorevolmente la sfiducia scaturiscono:

- dalla palese, determinata e pervicace volontà di un gruppo ristretto del Partito della Margherita di perseguire sistematicamente la frantumazione dell’Alleanza Democratica per Partinico; di impedire l’attuazione del programma elettorale relativamente soprattutto alle problematiche dei canoni idrici, alla riorganizzazione della macchina burocratica che si voleva, al contrario, asservita e strumento di controllo clientelare, alla lotta alla mafia, alla legalità e trasparenza degli atti amministrativi, all’affare Policentro; 

- dalla constatazione che il gruppo ristretto di potere che controllava non solo il Partito della Margherita ma soprattutto il Governo locale attraverso il Sindaco volendo pervicacemente attuare una politica clientelare, nepotistica ed anche affaristica mal sopportando nella Giunta la presenza delle forze della sinistra partinicese, determinava artatamente la prima crisi politica nell’estate del 2006 mettendo fuori dal Governo locale il nostro Partito, i DS ed altre forze del centro sinistra;

- dallo inserimento sempre più determinato, all’interno delle Giunte comunali, di soggetti tutti fortemente con saldo vincolo di appartenenza al gruppo di potere facente riferimento al pezzo del Partito della Margherita collegato con il Sindaco, allo scopo di avere il controllo di tutti i settori strategici del potere locale quali: lavori pubblici, urbanistica, servizi sociali, manutenzioni, agricoltura, cultura, sport, turismo, spettacolo. E inoltre rappresentanza nel consiglio d’amministrazione dell’ATO rifiuti manifestatosi formidabile organismo per assunzioni esclusivamente di clientela elettorale.

Ma le ragioni definitive che hanno spinto il nostro Partito alla votazione della mozione di sfiducia si legano specificatamente ad alcune questioni importanti quali:

- l’azione permissiva nei confronti della distilleria Bertolino con l’agevolazione di processi tendenti alle autorizzazioni allo scarico, alla mancanza di controlli sulle condotte di scarico dei reflui, alla non revisione, sebbene annunciata, di tutte le autorizzazioni e concessioni edilizie date nel tempo all’industria e in difformità a leggi, piani regolatori, regolamenti;

- alla posizione ambigua nei confronti delle cosiddette “stalle della vergogna” costruite dalla famiglia mafiosa dei Vitale su aree demaniali e sottratte con la prevaricazione e con la violenza a privati cittadini nella frazione di Valguarnera, ancora ad oggi non tutte abbattute;

- all’assegnazione nepotistica di beni confiscati alla mafia;

- ai voluti ritardi nei controlli da effettuare presso le innumerevoli case-famiglia divenute un vero e proprio business del terzo settore;

- ai ritardi con i quali sono stati revocati appalti a ditte in odore di mafia;

- alla posizione ambigua nei confronti del progetto di approvazione del Piano di lottizzazione della Società Policentro-Daunia che ha visto il Sindaco, per ragioni mai spiegate all’opinione pubblica, abbandonare la linea elaborata da Rifondazione Comunista, dal Partito della Margherita e dai DS quando si era all’opposizione del centro destra guidato dall’ex Sindaco Giordano e scegliere quella che ha permesso alla maggioranza del Consiglio comunale di approvare il progetto ripresentato dalla Società.

Il Partito della Rifondazione Comunista di Partinico rileva inoltre come il gruppo di potere che si era impossessato e del Partito della Margherita e del Governo cittadino sia rimasto isolato e contrastato da tutte le forze che componevano l’originario cartello denominato Alleanza Democratica e che vinse le elezioni ed elesse il Sindaco Motisi. Detto contrasto veniva anche manifestato da 4 circoli dello stesso Partito della Margherita rappresentati da una consigliera comunale che ha votato, anch’essa, la sfiducia al Sindaco.

Per ultimo va detto che il Sindaco, d’intesa con il suo ristretto gruppo di potere, in occasione dell’ultima crisi, respingendo per l’ennesima volta la nostra richiesta e quella dell’intera Alleanza Democratica, di ricomporre il quadro politico di riferimento che lo aveva portato all’elezione, vara una nuova Giunta con la presenza di soggetti a loro fortemente legati. La presenza in detta Giunta di personalità quali Genchi, Mattarella e Romano   altro non è stata se non un’iniziativa demagogica tesa a mascherare i reali obiettivi del Sindaco e del suo gruppo di riferimento. Infatti il Sindaco ed il suo gruppo di riferimento, fino all’ultimo momento e durante i lavori del Consiglio convocato per la sfiducia, dopo avere dichiarato la sua disponibilità a privarsi di questi collaboratori se la sfiducia non avesse ottenuto i voti necessari, tentò di accordarsi con l’MPA dell’on. Rao, notoriamente gruppo assemblato con consiglieri comunali tutti provenienti dalla destra locale, a dimostrazione della natura spregiudicata ed avventurista di chi per oltre due anni aveva volutamente sporcato il profilo politico dell’Alleanza Democratica che aveva contribuito alla sua elezione e alla vittoria delle forze del centro sinistra partinicese.

PARTITO DELLA RIFONDAZIONE COMUNISTA CIRCOLO “Peppino Impastato” 

PARTINICO 7 SETTEMBRE 2007