I Giovani
comunisti: «Disobbedienza civile»
«La più
vergognosa delle leggi vergogna di questo governo». Senza giri di
parole Livia Turco (Ds) commenta l'approvazione, da parte del
Senato, del provvedimento sulle tossicodipendenze. Il giorno dopo il
sì di Palazzo Madama allo stralcio Giovanardi trapela indignazione,
tanto per i contenuti specifici di una legge repressiva e
proibizionista, quanto per la metodologia arrogante con la quale
avanza nel suo iter parlamentare. La polemica si fa incalzante.
«Bisogna liberarsi al più presto di questa normativa liberticida e
con ogni mezzo», tuona Bulgarelli (Verdi). E se i Giovani Comunisti
del Prc promettono una dura disobbedienza civile, Marco Pannella
incalza: «Ci saranno non uno, ma due referendum». In extremis, già
si pensa alle azioni in materia da intraprendere per il prossimo
eventuale governo di centrosinistra. Per Rosy Bindi «si tratta di
uno dei primi provvedimenti da cancellare. Questa è una bruttissima
pagina per i giovani del Paese. Non è con il clima poliziesco e le
terapie coatte che si risolvono i problemi come quello della droga».
Sulla stessa lunghezza d'onda Rizzo (Pdci) e Livia Turco (Ds). Sul
fronte opposto Maurizio Ronconi (Udc) non vuol sentir critiche e
contrattacca: «Chi si scaglia contro le nuove disposizioni sulle
tossicodipendenze preferisce evidentemente un maggior numero di
giovani che utilizzando le droghe leggere cada poi drammaticamente
in quelle pesanti». Cannabis e hascis come anticamera per
stupefacenti più pesanti? «Io lascerei agli scienziati dare una
risposta». Così Gaetano Pecorella, presidente della Commissione
Giustizia della Camera, che continua: «E' il momento peggiore per
approvare una legge che riguardi la giustizia dal punto di vista
delle pene». I dubbi sollevati dal mondo degli operatori sociali e
delle associazioni che gravitano attorno alle problematiche delle
tossicodipendenze sono tanti. Unica certezza: stupefacente è questo
governo.
di
Nicola Monteleone "Liberazione" del 28/01/2006
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