Giovani Comunisti/e circolo "Peppino Impastato" - Partinico (PA)                         

Circolo di Partinico

Il capogruppo della Margherita e la Consulta giovanile

Com’è possibile che un gruppo consiliare, quello della Margherita, nel momento in cui il Consiglio comunale era chiamato, Giovedì 2 febbraio u.s., all’approvazione del Regolamento che istituisce la Consulta giovanile e fortemente voluta dall’attuale maggioranza di Governo della città, fa mancare volutamente il numero legale vanificando mesi di lavoro di una Commissione consiliare che aveva licenziato, all’unanimità, il testo della Consulta stessa? E’ possibile se pensiamo che il Gruppo della Margherita, d’accordo con Alleanza Nazionale, pretendeva di fare passare la sua linea che vedrebbe la Consulta composta da soggetti non nominati da organismi associativi, come vuole la maggioranza del Consiglio, ma scelti attraverso il metodo dell’elezione diretta, di fatto escludendo molte realtà dell’associazionismo e non. E allora siccome la maggioranza va in altra direzione si tenta disperatamente di utilizzare lo strumento sconnesso del far mancare la validità e… ”muoia Sanzone con tutti i Filistei”. Perché il Gruppo della Margherita vanifica il lavoro della Commissione, stoppa la volontà dell’Amministrazione che è quella di dotarsi di un organismo giovanile seppur consultivo e insiste così tanto su tale linea? E’ una questione di principio? E’ il volere manifestare un particolare attaccamento al sistema della elettività e quindi d’essere più democratici degli altri, oppure c’è dell’altro? Noi non sappiamo quale sia l’intendimento VERO di questo Partito perché non intendiamo fare dietrologia. Fatto è, però, che ormai ad ogni Consiglio comunale si verifica sempre più palesemente una divisione verticale all’interno dei consiglieri comunali che fanno riferimento ai Partiti e Liste che compongono il Governo della città. E ciò che appare evidente è il fatto che il Gruppo della Margherita pare che non preoccupi più di tanto degli effetti devastanti che, a lungo andare, possono provocare una situazione che si trascina ormai da troppo tempo. Responsabilità gravi, sia chiaro, vanno divisi tra tutti senza nessuno escluso. Sicuramente discutibile e di cattivo gusto, però, appare il tentativo di trasferire su altri le responsabilità delle divisioni (è, questa, una caratteristica del capogruppo della Margherita)senza chiedersi se, invece, tali responsabilità non coinvolgano pesantemente il suo Gruppo se non altro in relazione alla sua maggiore consistenza numerica. Il Consigliere Di Trapani l’ha fatto, come in altre occasioni, in una emittente locale (Telejato) e a noi è apparso come quel generale hitleriano che mentre Berlino crollava sotto il forte bombardamento alleato lui si faceva apparecchiare da un solerte cameriere una tavola imbandita come se nulla lo turbasse.  Per quel che ci riguarda, in mancanza di un confronto precedente (su questo come su altre importanti cose) con tutte le forze del centro sinistra, restiamo fermi nelle nostre posizioni: la Consulta, almeno nella sua prima fase di carattere sperimentale, va composta su indicazione dei rappresentanti dell’Associazionismo locale a tutti i livelli, Partiti compresi, e dalle scuole.. E’ un modo per dare il via ad un’esperienza che potrebbe sicuramente, nel suo divenire, richiedere degli aggiustamenti sostanziali. Dopo, però, non certo prima.