Il 27 gennaio del 1945
le truppe dell’Armata Rossa, durante l’avanzata verso Berlino,
arrivarono nella città di Auschwitz , e scoprirono il più
tristemente noto campo di stermino, facendo così conoscere al mondo
gli orrori del genocidio nazista. Il nazismo assieme agli alleati
fascisti nel nostro paese rappresentarono l’esaltazione sanguinaria
che aveva, nella propria matrice, l’idea di sopraffazione, della
superiorità razziale e che perseguiva la negazione della libertà
come proprio fine. Contro questo abominio, milioni di democratici e
di comunisti in tutta Europa sacrificarono la loro gioventù alla
causa della Resistenza e contribuirono in modo determinante alla
sconfitta del nazifascismo e al ritorno della libertà. Oggi in
Italia si celebra la giornata della memoria che vuole rappresentare
non solo l’occasione per il rispetto, la commozione, l’indignazione
per un passato terribile, ma anche il monito per le generazioni di
oggi e di domani, verso una ideologia che ebbe il culmine nella
strage di milioni di ebrei, comunisti, omosessuali, zingari ma che
si alimentò in nome di un progetto fondato sulla supremazia della
razza, sull’autoritarismo, sul militarismo, sull’ingiustizia
sociale. Il ricordo dell’Olocausto non potrà mai diventare una
semplice liturgia, perché evoca la sostanza e la natura dell’odio
nazista e nello stesso tempo ripropone l’attualità della lotta
contro il razzismo, la xenofobia, l’idea che esistano popoli o
gerarchie umane superiori, destinate al comando, legittimate allo
sfruttamento e alle barbarie.
Partinico 27 gennaio
2006
Giovani Comunisti/e
Circolo “Peppino
Impastato” Partinico
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