Giovani Comunisti/e circolo "Peppino Impastato" - Partinico (PA)                         

Circolo di Partinico

MARZO 2006 #2

Sommario:

Le cooperative sociali ovvero: " friinu cù stesso ogghiu"

Una via per Peppino

Il 10 marzo presentazione del Forum delle donne di Rifondazione di Partinico

Finalmente: istituita la consulta giovanile

Nel PRC i portavoce della nostra generazione

Liceo scientifico: un'altra vittoria dei Giovani Comunisti/e

Mettiti alla prova: quiz per testare la tua conoscenza sulle droghe

Precarietà, sfruttamento, clientelismo: il business dei servizi sociali

LE COOPERATIVE SOCIALI OVVERO:

“FRIINU CU’STESSU OGGHIU!”

Sembra assolutamente paradossale. Le forze politiche, quelle più sensibili nei confronti delle fasce deboli della nostra popolazione e cioè bambini, anziani, diversabili, ragazze madri, vedove e così via, si prodigano e producono una legislazione a volte anche d’avanguardia, spingono per riempire di finanziamenti tali leggi e alla fine si ritrovano con l’avere creato, senza ovviamente averne l’intenzione, un vero e proprio business dentro il quale sguazzano imprenditori d’assalto, speculatori, manutengoli e perché no, anche la mafia. Va detto per amore di verità, e per fortuna, che nel settore, operano anche enti seri, pezzi importanti del mondo cattolico impegnato, tanta la solidarietà laica.

Dunque attorno alla solidarietà in Sicilia e anche a Partinico si è ostruito un sistema di associazioni e cooperative cosiddette sociali tanti delle quali gestiscono con assoluta disinvoltura, gli affari e i miliardi. Significativa è stata per il nostro Partito, e durante la gestione del Sindaco Giordano, la vicenda di un vero e proprio imbroglio che interessava alcuni soggetti e le loro filiazioni organizzate. Noi denunciammo, con un documentatissimo dossier, tutta la questione al cosiddetto Assessorato alla Famiglia con una interrogazione al Parlamento Siciliano e una copia inviata a quel famosissimo Servizio 2 “Vigilanza e controllo sugli Organi e sui servizi locali” che, però, si muove con sollecitudine quando vi sono interessi particolari per soggetti particolari. Il risultato fu “picche” e il progetto regolarmente finanziato per oltre mezzo miliardo delle vecchie lire.

Ma il ruolo di alcuni di tali imprenditori non si limita alla gestione delle risorse. Attorno a questi si alimenta il mercato del lavoro precario e ricattatorio: le assunzione solo e soltanto di tipo clientelare, le minacce di licenziamento nel caso qualche lavoratore accenni ad una protesta, il pagamento delle spettanze avviene, in genere, solo quando gli Enti pubblici pagano. Come si direbbe con un vecchio detto “friinu cu’ stessu ogghiu”. E quando qualcuno, come ha fatto recentemente Gisella Pecoraro della CISL, solleva il coperchio scatta con immediatezza la querela cioè lo strumento intimidatorio per eccellenza che ha trovato a Partinico la “madre di tutte le querele” ovverosia la famigerata signora Bertolino. Questo avviene a Partinico e questo avviene in tutti i Comuni siciliani. Allora alla nuova Amministrazione comunale, che in questo settore sappiamo impegnata e determinata, va chiesta non solo un’ulteriore e forte vigilanza per la qualità dei servizi prestati, per le condizioni dei lavoratori, per la tutela dei loro diritti ma una severa ed immediata azione repressiva nel caso di continue e palesi inadempienze contrattuali. Bisogna fare in modo che, almeno dal “mercato della solidarietà” di Partinico, come dal tempio, vengano espulsi i “mercanti” e restino soltanto gli imprenditori per bene !

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 Una via per Peppino

Trapani e Corleone. Queste sono in ordine di tempo le due cittadine che hanno intestato una strada a Peppino Impastato, il giovane militante comunista ucciso dalla mafia il 9 maggio 1979. In Italia sono ormai più di 100, ma nella nostra Provincia solo i comuni di Palermo, Carini, Cinisi, Isnello, Terrasini e Villagrazia di Carini hanno intitolato una strada a Peppino. Già nel 2001 il nostro circolo aveva avviato una petizione popolare e raccolto centinaia di firme e consegnate all’allora sindaco forzista Giuseppe Giordano, ma lui le cestinò. Oggi, invece, sembra che l’attuale sindaco Motisi, che ha risposto all’appello lanciato in rete dal sito liberamente.it, abbia l’intenzione di riparare al torto. Il nostro invito è di non cercare qualche oscura “trazzera” di campagna per risolvere il problema, e mettersi a posto la coscienza, ma di individuare una strada principale, eventualmente anche da rinominare, visto lo spessore e il coraggio del militante comunista. A questo proposito è molto interessante la proposta giunta dal professore Salvo Vitale: intitolare a Peppino Viale dei Platani, una via che lui percorse per cinque anni due volte al giorno, e che significherebbe un modo di ricongiungersi, idealmente,con Cinisi e Terrasini, due paesi, appunto congiunti, in nome di Peppino, dalla via che da Cinisi porta alla spiaggia Magaggiari e dal Lungomare di Terrasini. Speriamo che il Sindaco della nostra città entro il 9 maggio, 28° anniversario dell’assassinio, dedichi quella via a Peppino Impastato, in caso contrario sarebbe un  autogol per quest’amministrazione.

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Il 10 marzo presentazione del forum delle donne di Rifondazione di Partinico

Il 10 marzo nei locali del nostro circolo sarà presentato il Forum delle donne di Rifondazione Comunista di Partinico. Ma che cosa è ? Il Forum delle donne di Rifondazione comunista è un soggetto politico femminista, formato da donne comuniste che hanno a cuore il progetto di un radicale cambiamento anticapitalistico del mondo. Ma non può esserci nessun cambiamento senza rimettere in discussione l’intreccio assai stretto che esiste tra il capitalismo e il patriarcato e senza che le donne siano protagoniste libere e responsabili della politica. Questo è il nostro stare in Rifondazione comunista. Nei processi della globalizzazione neo-liberista, caratterizzati dal ritorno della guerra, dalla militarizzazione dei territori, delle culture, delle menti, dall’ossessiva volontà di erigere nuovi muri contro ogni diversità, dalle rinnovate forme di un infinito e devastante saccheggio del pianeta, le donne, con la loro stessa esistenza quotidiana, portano alla luce le contraddizioni essenziali tra le scelte del capitalismo globale e i bisogni primari e fondamentali dell’umanità. Le donne mettono al mondo e curano quei corpi che la globalizzazione destina ogni giorno di più ad un mondo senza pianeta, ad un domani senza futuro. Noi lavoriamo perché la storia delle donne, i punti alti della loro riflessione teorica, le loro lotte, le loro conquiste di libertà, incontrino la passione politica di nuove generazioni di donne e rimettano in moto la politica di tutte noi. E spostino, arricchendolo in profondità, il punto di vista degli uomini che hanno a cuore il cambiamento. Lavoriamo perché tutto questo diventi un’indispensabile risorsa delle analisi e della pratica politica del Prc.

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Finalmente: istituita la consulta giovanile

Finalmente!!!! Dopo anni di discussioni e proposte nella seduta del consiglio comunale di Partinico di giovedì 2, è stata approvato il regolamento per l’istituzione della consulta giovanile. La discussione in consiglio si protraeva da tre sedute per l’atteggiamento di Alleanza Nazionale e della Margherita che sostenevano il metodo di elezioni dei componenti a scapito di quello rappresentativo. Alla fine è prevalso la posizione di chi sosteneva il secondo metodo, per cui all’unanimità è stato varato un organo di cui potranno far parte giovani dei Partiti, delle Parrocchie, delle scuole secondarie e delle associazioni con sede legale nel nostro Comune. Da notare il voto favorevole all’emendamento che consente anche ai partiti che non hanno rappresentanza in consiglio comunale di poter designare all’interno della consulta un loro rappresentante.

Di seguito riportiamo un comunicato stampa congiunto dei Giovani Comunisti e della Sinistra Giovanile: “La Sinistra Giovanile e i Giovani Comunisti di Partinico esprimono la loro soddisfazione per il voto del Consiglio comunale che finalmente ha istituito anche nel nostro paese la consulta giovanile. Si tratta di un momento importante per i giovani che finalmente avranno uno strumento a loro disposizione per esprimere le loro idee, i loro progetti e tutte le potenzialità di cui sono capaci. Siamo lieti che sia prevalso il metodo rappresentativo, che consente una più ampia rappresentatività della consulta, chiamata a fungere da canale di collegamento con l’amministrazione ed il consiglio comunale. Auspichiamo che in tempi rapidi la consulta possa divenire operativa e che in futuro i temi e gli argomenti oggetto di deliberazione possano essere posti anche all’attenzione dei consiglieri comunali, trasformandosi così in atti e provvedimenti concreti”.

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Nel Prc i portavoce della nostra generazione

DI MICHELE DE PALMA*

Ho letto su uno dei maggiori quotidiani italiani che Silvio Berlusconi punterà molto in questa campagna elettorale sui “Giovani”, quelli con la G maiuscola. Giovani dalle belle facce, con qualche anno di troppo (giovani nella politica italiana si è fino a 40 anni) ma ben balestrati e lampadati.

C’è una giovanilità insopportabile, posticcia, come certi manifesti elettorali che ci ritraggono felici e spensierati. La realtà è ben altra, le giovani generazioni sono invisibili alla politica, come alla società. Perché? Basta dire che siamo precari? In questi anni di mobilitazioni, conflitto, movimento abbiamo maturato comportamenti, linguaggi quasi incomprensibili per la politica. La politica italiana è maschia, bianca e con un lungo pelo sullo stomaco che esclude statutariamente le molteplici diversità della cittadinanza. Del resto anche a sinistra non siamo messi molto bene, basta fare una media d’età delle elette e degli eletti dalla costituente in poi, e ancora mai una donna ha diretto un partito di sinistra (a destra non credo si sia mai posta la questione), se si esclude la parentesi di Grazia Francescato per i Verdi. Credo che la Sinistra Europea rappresenti un’inversione di tendenza.Quando, come giovani comuniste e comunisti, abbiamo discusso nel partito delle liste, non abbiamo rivendicato candidature per la nostra organizzazione, ma che venisse rappresentato il percorso politico che in

questi anni abbiamo fatto: Francesco Caruso, Vladimir Luxuria, Daniele Farina, Mercedes Frias, Heidi Giuliani sono le candidature più rappresentative del nostro percorso di movimento di questi anni. Desideri, conflitti, bisogni sono parole che sfuggono ai codici regolamentari del politicamente corretto. Più che deputati, Francesco, Daniele, Vladimir, Heidi sono portavoce, non dei giovani comunisti, ma di una generazione che vuole continuare a disertare, disobbedire, amare.

 

*coordinatore nazionale Giovani Comunisti/e

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Un’altra sfida vinta dai Giovani Comunisti/e

“Era il lontano 2000, dopo vent’anni di lotte, quanto iniziarono i lavori del nuovo Liceo Scientifico di Partinico. Tutti uniti e compatti per un unico fine: la realizzazione di una nuova e modernissima struttura scolastica. A cinque mesi dalla consegna dei lavori, costati fior di miliardi, non è stata data l’agibilità…….”. Così iniziava un volantino distribuito all’inizio dell’anno scolastico 2004 da parte del collettivo studenti medi dei Giovani Comunisti/e del Liceo Scientifico di Partinico. Quel documento dette inizio ad un lungo percorso che portò alla consegna del nuovo istituto: incontri con il preside, assemblee, manifestazioni. Fin dall’inizio il nostro segretario Toti Costanzo e il consigliere provinciale Antonio Marotta si misero a disposizione e sposarono la nostra causa. Il 24 ottobre 2004 nella sede del nostro circolo si tenne un’assemblea dal tema “Quale futuro per il nuovo Liceo” dove il compagno Marotta incontrò numerosi studenti e sempre in quella sede si tracciò il percorso della lotta da intraprendere. Seguì una prima manifestazione di piazza il 15 novembre, dove centinaia di manifestanti da piazza Duomo si recarono in corteo presso il nuovo istituto. Ma dalla Provincia non venne nessun segnale. Per questo si decise a dicembre di recarsi a Palermo: si organizzarono sei pullman e si andò a protestare davanti Palazzo Comitini (sede della Provincia), dopo un corteo che si era snodato lungo Via Maqueda. Una delegazione formata da studenti e da Antonio Marotta, da Toti Costanzo e da Ottavio Puleo incontrarono gli Assessori all’Istruzione Pubblica e al Patrimonio, che presero l’impegno di inaugurare l’Istituto entro poco tempo e di dotarlo di laboratori e nuove suppellettili. Seguì un ennesimo corteo per le vie di Partinico il 22 dicembre: gli studenti questa volta incontrano l’allora sindaco Giuseppe Giordano.

Si vinse. Tra fine gennaio e inizio febbraio 2005 il Liceo Scientifico finalmente venne trasferito nel nuovo plesso. Una vittoria del movimento studentesco, una vittoria dei Giovani Comunisti e di Rifondazione. Ma all’inizio dell’’anno scolastico 2005 nuovi problemi si posero all’attenzione: le promesse degli assessori provinciali rimasero solo tali, quell’istituto rimase una scatola vuota, nessun laboratorio, nessuna attrezzatura per la palestra ( una delle migliori del paese) e soprattutto il problema della messa in sicurezza degli studenti per giungere al Liceo. Nuove incontri, nuove proposte, insomma un’altra stagione di duro lavoro per risolvere gli inconvenienti. Il compagno Marotta che si sbraccia in Provincia, il nostro segretario e i rappresentanti degli studenti e dei Giovani Comunisti che incontrano il preside Romeo, il Preside che quasi quotidianamente scrive agli enti competenti. La questione più preoccupante è il tragitto che molte decine di studenti pendolari devono percorrere dall’ospedale civico, dove c’è la fermata dei pullman, fino all’istituto scolastico lungo la strada statale 186. Ogni giorno l’incolumità di quei pendolari viene messa in pericolo, perché com’è noto, in quel tratto stradale le auto sfrecciano ad alta velocità.

Per questo noi proponiamo sia al preside Romeo che all’amministrazione, tramite l’assessore Franca Tranchina, una soluzione: all’altezza del km  della s.s. 186 vi è uno spiazzale, che potrebbe fungere da fermata per gli autobus, e da lì, tramite una strada sterrata, che il comune potrebbe sistemare, si potrebbe accede alla parte posteriore della struttura scolastica. A questo punto inserendo un cancello alla recinzione, gli studenti in sicurezza, e percorrendo soltanto poche decine di metri, potrebbero entrare al Liceo. Questa nostra proposta, finalmente, pochi giorni fa è stata fatta propria sia dal Comune di Partinico sia dalla Provincia di Palermo. Il sindaco Motisi recandosi in visita al plesso scolastico ha dichiarato che a breve inizieranno i lavori per sistemare la strada sterrata per renderla pedonabile così come un tecnico della Provincia ha assicurato l’installazione del cancello. Intanto iniziano ad arrivare nuove suppellettili, le poltroncine per l’auditorium, e grazie all’impegno del Preside Romeo stanno per essere ultimati alcuni laboratori.

Che dire: un altro obiettivo è stato raggiunto, un’altra sfida vinta dagli studenti e dai Giovani Comunisti.

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Mettiti alla prova: quiz per testare la tua conoscenza sulle droghe

L’argomento “droga” ha occupato le colonne dei principali quotidiani: tutti hanno un’opinione, ma nessuno ammette di non essere abbastanza informato. Pubblichiamo, per questo, una batteria di test (riportando le risposte corrette) tratta da “Legalizzatela”, un libro Giancarlo Arnao (ed. Millelire Stampa Alternativa).

1) Quanti spinelli occorre fumare per rischiare la morte da intossicazione?

Più di 20.000, secondo il dipartimento Usa della Giustizia (1988).

2) «Prima o poi gli uomini dovranno smettere di fuggire e dovranno affrontare l'evidenza: la Cannabis in sé non è un pericolo per la società, mentre costringerla all'illegalità può senz'altro diventarlo». Questa frase si può leggere su...

The Lancet (prestigiosa rivista medica) vol.346, 1995.

3) Nel 1972 il presidente degli Usa Nixon, promotore della prima “guerra alla droga”, ha istituito una commissione nazionale d’inchiesta sul problema. La commissione ha espresso un rapporto in cui ha proposto che…

A differenza delle altre droghe, l’uso della marijuana fosse decriminalizzato (National Commission on Marijuana and Drug Abuse: “Marijuana: a Signal of Misunderstanding”, 1972).

4) La marijuana è stata legalizzata per combattere la diffusione dell’alcolismo. Dove è avvenuto?

In Alaska, stato degli Usa, nel 1975.

5) «Nonostante la lunga storia del suo uso e il numero straordinariamente alto dei suoi consumatori, non esistono rapporti medici attendibili che suggeriscano che l’uso della marijuana abbia causato un solo caso di morte; al contrario una medicina comune come l’aspirina […] In termini strettamente medici, la marijuana è una sostanza molto più sicura di moti cibi». Chi l’ha detto?

La DEA (polizia antidroga americana).

6)Uno studio dell’Università di Barkeley ha saggiato i test attitudinali di 3 gruppi di 18-enni (sull’uso della marijuana). Quale gruppo che ha ottenuto risultati migliori?

Coloro che le hanno usate occasionalmente (American Psychologist, maggio 1990).

7) In Olanda la vendita di droghe leggere è consentita nei “coffee-shop”. Negli Usa c’è una violentissima “guerra alla droga”. Il numero di adolescenti tra i 12 e i 15 anni che hanno fumato spinelli è ...

3,5 volte inferiore in Olanda che negli Usa (Newsbrief, Usa (Newsbrief, maggio 1993)

8)«La maggioranza dei consumatori di marijuana non passa all’uso di altre droghe. Quando ciò accade è perché l’uso mette i giovani in contatto con consumatori di altre droghe». Da chi è stata fatta questa affermazione?

 Dal Dipartimento della Sanità Usa (“Marijuana: Facts for teens”, 1995)

9) Il possesso di hashis va depenalizzato perché: “anche se consumato in modo massiccio e prematuro, comporta conseguenze fisiche e psichiche modeste, se confrontato con alcol e nicotina”. Da chi è stata espressa questa posizione?

Dalla corte suprema della Repubblica elvetica (Repubblica, 8 novembre 1991).

10) La notte di Capodanno è stata festeggiata con molti spinelli. Quando è avvenuto?

Capodanno 1990, nella base militare Usa al Polo Sud (Messner, “Antartide inferno e paradiso”, Garzanti,1991 pagina 230).

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