Sommario:
Le
cooperative sociali ovvero: " friinu cù stesso ogghiu"
Una via
per Peppino
Il 10
marzo presentazione del Forum delle donne di Rifondazione di
Partinico
Finalmente:
istituita la consulta giovanile
Nel PRC i
portavoce della nostra generazione
Liceo
scientifico: un'altra vittoria dei Giovani Comunisti/e
Mettiti alla prova: quiz per testare la tua
conoscenza sulle droghe
Precarietà, sfruttamento, clientelismo: il business dei servizi
sociali
LE COOPERATIVE SOCIALI OVVERO:
“FRIINU CU’STESSU OGGHIU!”
Sembra
assolutamente paradossale. Le forze politiche, quelle più sensibili
nei confronti delle fasce deboli della nostra popolazione e cioè
bambini, anziani, diversabili, ragazze madri, vedove e così via, si
prodigano e producono una legislazione a volte anche d’avanguardia,
spingono per riempire di finanziamenti tali leggi e alla fine si
ritrovano con l’avere creato, senza ovviamente averne l’intenzione,
un vero e proprio business dentro il quale sguazzano imprenditori
d’assalto, speculatori, manutengoli e perché no, anche la mafia. Va
detto per amore di verità, e per fortuna, che nel settore, operano
anche enti seri, pezzi importanti del mondo cattolico impegnato,
tanta la solidarietà laica.
Dunque attorno alla solidarietà in Sicilia e anche a
Partinico si è ostruito un sistema di associazioni e cooperative
cosiddette sociali tanti delle quali gestiscono con assoluta
disinvoltura, gli affari e i miliardi. Significativa è stata per il
nostro Partito, e durante la gestione del Sindaco Giordano, la
vicenda di un vero e proprio imbroglio che interessava alcuni
soggetti e le loro filiazioni organizzate. Noi denunciammo, con un
documentatissimo dossier, tutta la questione al cosiddetto
Assessorato alla Famiglia con una interrogazione al Parlamento
Siciliano e una copia inviata a quel famosissimo Servizio 2
“Vigilanza e controllo sugli Organi e sui servizi locali” che, però,
si muove con sollecitudine quando vi sono interessi particolari per
soggetti particolari. Il risultato fu “picche” e il progetto
regolarmente finanziato per oltre mezzo miliardo delle vecchie lire.
Ma il ruolo di alcuni di tali imprenditori non si limita alla
gestione delle risorse. Attorno a questi si alimenta il mercato del
lavoro precario e ricattatorio: le assunzione solo e soltanto di
tipo clientelare, le minacce di licenziamento nel caso qualche
lavoratore accenni ad una protesta, il pagamento delle spettanze
avviene, in genere, solo quando gli Enti pubblici pagano. Come si
direbbe con un vecchio detto “friinu cu’ stessu ogghiu”. E
quando qualcuno, come ha fatto recentemente Gisella Pecoraro della
CISL, solleva il coperchio scatta con immediatezza la querela cioè
lo strumento intimidatorio per eccellenza che ha trovato a Partinico
la “madre di tutte le querele” ovverosia la famigerata signora
Bertolino. Questo avviene a Partinico e questo avviene in tutti i
Comuni siciliani. Allora alla nuova Amministrazione comunale, che in
questo settore sappiamo impegnata e determinata, va chiesta non solo
un’ulteriore e forte vigilanza per la qualità dei servizi prestati,
per le condizioni dei lavoratori, per la tutela dei loro diritti ma
una severa ed immediata azione repressiva nel caso di continue e
palesi inadempienze contrattuali. Bisogna fare in modo che, almeno
dal “mercato della solidarietà” di Partinico, come dal tempio,
vengano espulsi i “mercanti” e restino soltanto gli imprenditori per
bene !
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Una
via per Peppino
Trapani
e Corleone. Queste sono in ordine di tempo le due cittadine che
hanno intestato una strada a Peppino Impastato, il giovane militante
comunista ucciso dalla mafia il 9 maggio 1979. In Italia sono ormai
più di 100, ma nella nostra Provincia solo i comuni di Palermo,
Carini, Cinisi, Isnello, Terrasini e Villagrazia di Carini hanno
intitolato una strada a Peppino. Già nel 2001 il nostro circolo
aveva avviato una petizione popolare e raccolto centinaia di firme e
consegnate all’allora sindaco forzista Giuseppe Giordano, ma lui le
cestinò. Oggi, invece, sembra che l’attuale sindaco Motisi, che ha
risposto all’appello lanciato in rete dal sito liberamente.it, abbia
l’intenzione di riparare al torto. Il nostro invito è di non cercare
qualche oscura “trazzera” di campagna per risolvere il problema, e
mettersi a posto la coscienza, ma di individuare una strada
principale, eventualmente anche da rinominare, visto lo spessore e
il coraggio del militante comunista. A questo proposito è molto
interessante la proposta giunta dal professore Salvo Vitale:
intitolare a Peppino Viale dei Platani, una via che lui percorse per
cinque anni due volte al giorno, e che significherebbe un modo di
ricongiungersi, idealmente,con Cinisi e Terrasini, due paesi,
appunto congiunti, in nome di Peppino, dalla via che da Cinisi porta
alla spiaggia Magaggiari e dal Lungomare di Terrasini. Speriamo che
il Sindaco della nostra città entro il 9 maggio, 28° anniversario
dell’assassinio, dedichi quella via a Peppino Impastato, in caso
contrario sarebbe un autogol per quest’amministrazione.
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Il 10 marzo presentazione del forum delle donne di Rifondazione di
Partinico
Il 10 marzo nei locali del nostro circolo sarà presentato il Forum
delle donne di Rifondazione Comunista di Partinico. Ma che cosa è ?
Il Forum delle donne di Rifondazione
comunista è un soggetto politico femminista, formato da donne
comuniste che hanno a cuore il progetto di un radicale cambiamento
anticapitalistico del mondo. Ma non può esserci nessun cambiamento
senza rimettere in discussione l’intreccio assai stretto che esiste
tra il capitalismo e il patriarcato e senza che le donne siano
protagoniste libere e responsabili della politica. Questo è il
nostro stare in Rifondazione comunista. Nei processi della
globalizzazione neo-liberista, caratterizzati dal ritorno della
guerra, dalla militarizzazione dei territori, delle culture, delle
menti, dall’ossessiva volontà di erigere nuovi muri contro ogni
diversità, dalle rinnovate forme di un infinito e devastante
saccheggio del pianeta, le donne, con la loro stessa esistenza
quotidiana, portano alla luce le contraddizioni essenziali tra le
scelte del capitalismo globale e i bisogni primari e fondamentali
dell’umanità. Le donne mettono al mondo e curano quei corpi che la
globalizzazione destina ogni giorno di più ad un mondo senza
pianeta, ad un domani senza futuro.
Noi lavoriamo perché la storia delle donne, i punti alti della loro
riflessione teorica, le loro lotte, le loro conquiste di libertà,
incontrino la passione politica di nuove generazioni di donne e
rimettano in moto la politica di tutte noi. E spostino,
arricchendolo in profondità, il punto di vista degli uomini che
hanno a cuore il cambiamento. Lavoriamo perché tutto questo diventi
un’indispensabile risorsa delle analisi e della pratica politica del
Prc.
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Finalmente: istituita la consulta
giovanile
Finalmente!!!! Dopo anni di discussioni e proposte nella seduta del
consiglio comunale di Partinico di giovedì 2, è stata approvato il
regolamento per l’istituzione della consulta giovanile. La
discussione in consiglio si protraeva da tre sedute per
l’atteggiamento di Alleanza Nazionale e della Margherita che
sostenevano il metodo di elezioni dei componenti a scapito di quello
rappresentativo. Alla fine è prevalso la posizione di chi sosteneva
il secondo metodo, per cui all’unanimità è stato varato un organo di
cui potranno far parte giovani dei Partiti, delle Parrocchie, delle
scuole secondarie e delle associazioni con sede legale nel nostro
Comune. Da notare il voto favorevole all’emendamento che consente
anche ai partiti che non hanno rappresentanza in consiglio comunale
di poter designare all’interno della consulta un loro
rappresentante.
Di
seguito riportiamo un comunicato stampa congiunto dei Giovani
Comunisti e della Sinistra Giovanile: “La Sinistra Giovanile e i
Giovani Comunisti di Partinico esprimono la loro soddisfazione per
il voto del Consiglio comunale che finalmente ha istituito anche nel
nostro paese la consulta giovanile. Si tratta di un momento
importante per i giovani che finalmente avranno uno strumento a loro
disposizione per esprimere le loro idee, i loro progetti e tutte le
potenzialità di cui sono capaci. Siamo lieti che sia prevalso il
metodo rappresentativo, che consente una più ampia rappresentatività
della consulta, chiamata a fungere da canale di collegamento con
l’amministrazione ed il consiglio comunale. Auspichiamo che in tempi
rapidi la consulta possa divenire operativa e che in futuro i temi e
gli argomenti oggetto di deliberazione possano essere posti anche
all’attenzione dei consiglieri comunali, trasformandosi così in atti
e provvedimenti concreti”.
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Nel Prc i portavoce della nostra generazione
DI MICHELE DE PALMA*
Ho letto su uno dei maggiori quotidiani italiani che Silvio
Berlusconi punterà molto in questa campagna elettorale sui
“Giovani”, quelli con la G maiuscola. Giovani dalle belle facce, con
qualche anno di troppo (giovani nella politica italiana si è fino a
40 anni) ma ben balestrati e lampadati.
C’è una giovanilità insopportabile, posticcia, come certi manifesti
elettorali che ci ritraggono felici e spensierati. La realtà è ben
altra, le giovani generazioni sono invisibili alla politica, come
alla società. Perché? Basta dire che siamo precari? In questi anni
di mobilitazioni, conflitto, movimento abbiamo maturato
comportamenti, linguaggi quasi incomprensibili per la politica. La
politica italiana è maschia, bianca e con un lungo pelo sullo
stomaco che esclude statutariamente le molteplici diversità della
cittadinanza. Del resto anche a sinistra non siamo messi molto bene,
basta fare una media d’età delle elette e degli eletti dalla
costituente in poi, e ancora mai una donna ha diretto un partito di
sinistra (a destra non credo si sia mai posta la questione), se si
esclude la parentesi di Grazia Francescato per i Verdi. Credo che la
Sinistra Europea rappresenti un’inversione di tendenza.Quando, come
giovani comuniste e comunisti, abbiamo discusso nel partito delle
liste, non abbiamo rivendicato candidature per la nostra
organizzazione, ma che venisse rappresentato il percorso politico
che in
questi anni abbiamo fatto: Francesco Caruso, Vladimir Luxuria,
Daniele Farina, Mercedes Frias, Heidi Giuliani sono le candidature
più rappresentative del nostro percorso di movimento di questi anni.
Desideri, conflitti, bisogni sono parole che sfuggono ai codici
regolamentari del politicamente corretto. Più che deputati,
Francesco, Daniele, Vladimir, Heidi sono portavoce, non dei giovani
comunisti, ma di una generazione che vuole continuare a disertare,
disobbedire, amare.
*coordinatore nazionale Giovani Comunisti/e
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Un’altra sfida vinta dai Giovani Comunisti/e
“Era il
lontano 2000, dopo vent’anni di lotte, quanto iniziarono i lavori
del nuovo Liceo Scientifico di Partinico. Tutti uniti e compatti per
un unico fine: la realizzazione di una nuova e modernissima
struttura scolastica. A cinque mesi dalla consegna dei lavori,
costati fior di miliardi, non è stata data l’agibilità…….”. Così
iniziava un volantino distribuito all’inizio dell’anno scolastico
2004 da parte del collettivo studenti medi dei Giovani Comunisti/e
del Liceo Scientifico di Partinico. Quel documento dette inizio ad
un lungo percorso che portò alla consegna del nuovo istituto:
incontri con il preside, assemblee, manifestazioni. Fin dall’inizio
il nostro segretario Toti Costanzo e il consigliere provinciale
Antonio Marotta si misero a disposizione e sposarono la nostra
causa. Il 24 ottobre 2004 nella sede del nostro circolo si tenne
un’assemblea dal tema “Quale futuro per il nuovo Liceo” dove il
compagno Marotta incontrò numerosi studenti e sempre in quella sede
si tracciò il percorso della lotta da intraprendere. Seguì una prima
manifestazione di piazza il 15 novembre, dove centinaia di
manifestanti da piazza Duomo si recarono in corteo presso il nuovo
istituto. Ma dalla Provincia non venne nessun segnale. Per questo si
decise a dicembre di recarsi a Palermo: si organizzarono sei pullman
e si andò a protestare davanti Palazzo Comitini (sede della
Provincia), dopo un corteo che si era snodato lungo Via Maqueda. Una
delegazione formata da studenti e da Antonio Marotta, da Toti
Costanzo e da Ottavio Puleo incontrarono gli Assessori
all’Istruzione Pubblica e al Patrimonio, che presero l’impegno di
inaugurare l’Istituto entro poco tempo e di dotarlo di laboratori e
nuove suppellettili. Seguì un ennesimo corteo per le vie di
Partinico il 22 dicembre: gli studenti questa volta incontrano
l’allora sindaco Giuseppe Giordano.
Si
vinse. Tra fine gennaio e inizio febbraio 2005 il Liceo Scientifico
finalmente venne trasferito nel nuovo plesso. Una vittoria del
movimento studentesco, una vittoria dei Giovani Comunisti e di
Rifondazione. Ma all’inizio dell’’anno scolastico 2005 nuovi
problemi si posero all’attenzione: le promesse degli assessori
provinciali rimasero solo tali, quell’istituto rimase una scatola
vuota, nessun laboratorio, nessuna attrezzatura per la palestra (
una delle migliori del paese) e soprattutto il problema della messa
in sicurezza degli studenti per giungere al Liceo. Nuove incontri,
nuove proposte, insomma un’altra stagione di duro lavoro per
risolvere gli inconvenienti. Il compagno Marotta che si sbraccia in
Provincia, il nostro segretario e i rappresentanti degli studenti e
dei Giovani Comunisti che incontrano il preside Romeo, il Preside
che quasi quotidianamente scrive agli enti competenti. La questione
più preoccupante è il tragitto che molte decine di studenti
pendolari devono percorrere dall’ospedale civico, dove c’è la
fermata dei pullman, fino all’istituto scolastico lungo la strada
statale 186. Ogni giorno l’incolumità di quei pendolari viene messa
in pericolo, perché com’è noto, in quel tratto stradale le auto
sfrecciano ad alta velocità.
Per
questo noi proponiamo sia al preside Romeo che all’amministrazione,
tramite l’assessore Franca Tranchina, una soluzione: all’altezza del
km della s.s. 186 vi è uno spiazzale, che potrebbe fungere da
fermata per gli autobus, e da lì, tramite una strada sterrata, che
il comune potrebbe sistemare, si potrebbe accede alla parte
posteriore della struttura scolastica. A questo punto inserendo un
cancello alla recinzione, gli studenti in sicurezza, e percorrendo
soltanto poche decine di metri, potrebbero entrare al Liceo. Questa
nostra proposta, finalmente, pochi giorni fa è stata fatta propria
sia dal Comune di Partinico sia dalla Provincia di Palermo. Il
sindaco Motisi recandosi in visita al plesso scolastico ha
dichiarato che a breve inizieranno i lavori per sistemare la strada
sterrata per renderla pedonabile così come un tecnico della
Provincia ha assicurato l’installazione del cancello. Intanto
iniziano ad arrivare nuove suppellettili, le poltroncine per
l’auditorium, e grazie all’impegno del Preside Romeo stanno per
essere ultimati alcuni laboratori.
Che dire: un altro obiettivo è stato raggiunto, un’altra sfida vinta
dagli studenti e dai Giovani Comunisti.
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Mettiti alla prova:
quiz per testare la tua conoscenza sulle droghe
L’argomento “droga” ha occupato le colonne dei principali
quotidiani: tutti hanno un’opinione, ma nessuno ammette di non
essere abbastanza informato. Pubblichiamo, per questo, una batteria
di test (riportando le risposte corrette) tratta da “Legalizzatela”,
un libro Giancarlo Arnao (ed. Millelire Stampa Alternativa).
1) Quanti spinelli occorre fumare per rischiare la morte da
intossicazione?
Più di 20.000, secondo il dipartimento Usa della Giustizia (1988).
2) «Prima o poi gli uomini dovranno smettere di fuggire e dovranno
affrontare l'evidenza: la Cannabis in sé non è un pericolo per la
società, mentre costringerla all'illegalità può senz'altro
diventarlo». Questa frase si può leggere su...
The Lancet (prestigiosa rivista medica) vol.346, 1995.
3) Nel 1972 il presidente degli Usa Nixon, promotore della prima
“guerra alla droga”, ha istituito una commissione nazionale
d’inchiesta sul problema. La commissione ha espresso un rapporto in
cui ha proposto che…
A differenza delle altre droghe, l’uso della marijuana fosse
decriminalizzato (National Commission on Marijuana and Drug Abuse:
“Marijuana: a Signal of Misunderstanding”, 1972).
4) La marijuana è stata legalizzata per combattere la diffusione
dell’alcolismo. Dove è avvenuto?
In Alaska, stato degli Usa, nel 1975.
5) «Nonostante la lunga storia del suo uso e il numero
straordinariamente alto dei suoi consumatori, non esistono rapporti
medici attendibili che suggeriscano che l’uso della marijuana abbia
causato un solo caso di morte; al contrario una medicina comune come
l’aspirina […] In termini strettamente medici, la marijuana è una
sostanza molto più sicura di moti cibi». Chi l’ha detto?
La DEA (polizia antidroga americana).
6)Uno studio dell’Università di Barkeley ha saggiato i test
attitudinali di 3 gruppi di 18-enni (sull’uso della marijuana).
Quale gruppo che ha ottenuto risultati migliori?
Coloro che le hanno usate occasionalmente (American Psychologist,
maggio 1990).
7) In Olanda la vendita di droghe leggere è consentita nei
“coffee-shop”. Negli Usa c’è una violentissima “guerra alla droga”.
Il numero di adolescenti tra i 12 e i 15 anni che hanno fumato
spinelli è ...
3,5 volte inferiore in Olanda che negli Usa (Newsbrief, Usa (Newsbrief,
maggio 1993)
8)«La maggioranza dei consumatori di marijuana non passa all’uso di
altre droghe. Quando ciò accade è perché l’uso mette i giovani in
contatto con consumatori di altre droghe». Da chi è stata fatta
questa affermazione?
Dal Dipartimento della Sanità Usa (“Marijuana: Facts for teens”,
1995)
9) Il possesso di hashis va depenalizzato perché: “anche se
consumato in modo massiccio e prematuro, comporta conseguenze
fisiche e psichiche modeste, se confrontato con alcol e nicotina”.
Da chi è stata espressa questa posizione?
Dalla corte suprema della Repubblica elvetica (Repubblica, 8
novembre 1991).
10) La notte di Capodanno è stata festeggiata con molti spinelli.
Quando è avvenuto?
Capodanno 1990, nella base militare Usa al Polo Sud (Messner,
“Antartide inferno e paradiso”, Garzanti,1991 pagina 230).
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