Giovani Comunisti/e circolo "Peppino Impastato" - Partinico (PA)                         

Circolo di Partinico

NO ALLA POLICENTRO

SI AL CENTRO COMMERCIALE NATURALE

Correva l’anno 2001, quando per la prima volta a Partinico, s’iniziava a parlare della possibilità di costruire un mega centro commerciale. Da quel momento in poi i cittadini si trovano a risolvere un dilemma: POLICENTRO SI o POLICENTRO NO?

Inizialmente gli artigiani e commercianti aderenti a diverse sigle preoccupati che tale progetto potesse essere dannoso per l’intera economia del paese, adottarono la linea dura perché era in gioco il futuro del paese.

Oggi, curiosamente, quel fronte si è spaccato, e a questo progetto si oppongono i “soliti comunisti” che al solito vengono accusati di fare un’opposizione ad oltranza contro quella che agli occhi di tutti si presenta come la sola possibile via per portare sviluppo e benessere nella nostra città.

Le ragioni per le quali diciamo NO alla Policentro sono molto chiare.

Ci opponiamo a tale progetto perché siamo convinti che non porterà sviluppo, anzi provocherà la desertificazione dell’economia del paese, poiché i grandi profitti non saranno reinvestiti nel territorio ma altrove. Le piccole attività commerciali e artigianali saranno costrette a chiudere, lasciando così numerose famiglie senza un reddito e obbligando molti giovani ad emigrare.

Inoltre crediamo fermamente che l’insediamento di un mega centro commerciale, come già accaduto in diverse città d’Italia, svuoterà sia socialmente che culturalmente il paese, dato che quel poco di vita sociale che esiste nel nostro Comune si trasferirà interamente al suo interno, dove la gente si dedicherà al consumo sfrenato, e riducendo Partinico in un “paese dormitorio”.

In fine riteniamo che questi enormi capitali che saranno investiti per la costruzione della Policentro possano fare gola alla mafia, come già rilevato da alcune intercettazioni telefoniche.

La nostra intenzione non è solo quella di criticare un progetto scellerato com’è la Policentro, ma intendiamo anche proporre una valida alternativa: il Centro Commerciale Naturale.

Il Centro Commerciale Naturale è un progetto alternativo in grado di offrire sviluppo economico e valorizzazione delle risorse del territorio. Questo progetto vede la cooperazione tra l’Ente Comunale e gli operatori economici, dal settore commerciale alla ristorazione, da quello artigianale a quello agricolo e turistico, uniti nell’intento comune di far crescere l’economia del paese e valorizzare gli spazi urbanistici di socializzazione e di grande rilievo culturale come il centro storico.

Così il Comune provvederà ad adottare tutti quei provvedimenti necessari alla manutenzione, ristrutturazione, riqualificazione dell’arredo urbano-commerciale e favorirà l’integrazione dell’attività economica col patrimonio culturale, artistico e la riscoperta delle nostre importanti peculiarità come quelle relative ai prodotti tipici eno-gastronomici e dell’artigianato artistico che la grande distribuzione non può offrire.

Dal canto loro, le piccole imprese, collegandosi tra di loro potranno offrire dei prodotti di migliore qualità e prezzo, riducendo anche i costi per la sponsorizzazione.

In fine tutto ciò porterà convenienza per i cittadini ma soprattutto un maggiore sviluppo sociale e culturale del paese oltre che turistico.

Il nostro Comune presenta caratteristiche che ben si adattano alla costituzione di un Centro Commerciale Naturale e per questo auspichiamo che l’amministrazione Motisi (visto che era uno dei punti del programma elettorale), come già hanno fatto diverse amministrazioni di molti Comuni italiani, prenda seriamente in considerazione tale alternativa.

Sul retro abbiamo allegato una vignetta pubblicata su un notissimo mensile livornese (Il Vernacoliere) che rappresenta in modo simpatico la drammatica situazione che vivono la città di Livorno ed i suoi abitanti a causa della costruzione di un grande centro commerciale.

17 dicembre 2006