Egr.
Direttore,
il
servizio di Tele Jato di ieri, che faceva il punto sulla
situazione politica della città, da un lato ci spinge a
sorridere ritenendo divertente le sue ricostruzioni dei
fatti e degli avvenimenti politici anche se, per la
verità, non sempre fantasiose e dall’altro, però, ci
invitano a due brevi riflessioni e ad una
puntualizzazione.
La prima riflessione:
la Giunta Motisi rappresenta una gravissima anomalia
nell’ambito del panorama della politica dei Partiti del
centro sinistra che esistono nelle realtà cittadine di
quei Comuni definiti “medi centri”, e non solo per
popolazione ma soprattutto per storia politica.
Quel
che è accaduto a Partinico non ha alcun riscontro,
quantomeno, nella Provincia di Palermo e nei centri di
ampie dimensioni in quanto il centro sinistra quale
espressione di una politica, cioè di un “modo di
governare”, ha ben altri connotati e spessore politico.
Non esiste, se non in piccolissimi centri, la
costituzione di un governo inteso di centro sinistra che
non abbia dentro non solo i Democratici di Sinistra ma,
là dove esiste ed ha anche identità, il Partito della
Rifondazione Comunista. Ovviamente in una compagine di
centro sinistra non possono mancare Partiti quali Italia
dei Valori, l’UDEUR e i Comunisti Italiani, quando tali
Partiti esistono come esistono nella nostra città. Così
era stato “ab inizio” a Partinico ma così non è oggi.
Sorvoliamo sulle ragioni che ci porterebbero molto
lontani nella discussione.
La seconda riflessione:
la politica amministrativa della Giunta Motisi viene
definita sempre più e senza alcun dubbio o pregiudizio,
una politica “di basso profilo”. E il giudizio
non nasce soltanto dalle ragioni legate alla sempre più
quotidiana produzione di discutibili atti
amministrativi, alla manifesta esercitazione della
clientela e del nepotismo, alla mancata osservanza degli
impegni solenni assunti con la città, ad una rigoroso
utilizzo delle risorse, al rispetto di Leggi e
Regolamenti.
No! Ci
riferiamo al tradimento di un principio elementare di
democrazia che non produce atti eclatanti, non ha
bisogno di risorse economiche per esplicitarsi e che è
IL PRINCIPIO DELLA PARTECIPAZIONE ALLA VITA E ALLE
SCELTE PER LA CITTA’. Cioè al consentire a tutti anche
l’esercizio del controllo democratico di base che nasce
dall’ascoltare i cittadini e le loro organizzazioni e
soprattutto il sacro rispetto che si deve avere nei
confronti della Stampa, anche quella più scomoda. Noi
non possiamo dimenticare d’avere alzato le barricate
quando l’ex Sindaco Giordano, sbagliando, intese
impedire a Tele Jato (ma l’avremmo fatto per qualunque
altro giornale o emittente) di esercitare il suo ruolo
di rigoroso controllore per conto della collettività.
Alzeremo le barricate se questa amministrazione
intenderà impedire, come pare che intenda, nello
specifico a Tele Jato l’esercizio della sua attività. Si
potrebbe dire, se così fosse : Motisi peggio di
Giordano.
La puntualizzazione:
non siamo alla finestra in attesa che personaggi della
politica locale, che Tele Jato ha contribuito a fare,
erroneamente, apparire come dotati di poteri
politicamente soprannaturali, ci chiamino alla mensa del
governo della città. Questo modo di definire un Partito,
almeno il nostro ma non solo, lo riteniamo ingiusto ed
errato. Noi Comunisti, e Lei questo lo sa, apparteniamo
ad una storia fatta di sacrifici, dignità e soprattutto
di coerenza. Almeno, questo giudizio, da Lei ed anche
dai suoi collaboratori lo pretendiamo, considerato che
ci conoscete molto bene se non altro per avere condotto
insieme a noi, e sicuramente con forza e determinazione,
tante e tante battaglie che non abbiamo dimenticato e
alle quali non intendiamo rinunciare. Nemmeno per un
posto in un Governo che se vuole la nostra
collaborazione deve partire dalla chiarezza delle
posizioni, dal rispetto dei programmi concordati,
elemento per noi irrinunciabile, e dalla
concretizzazione del principio della PARTECIPAZIONE alle
scelte. Se dentro un Governo della città non
riscontriamo questi fondamentali quanto irrinunciabili
valori noi non faremo accordi con nessuno meno
che mai con quanti pensano, ancora oggi, che il tempo si
sia fermato alla Prima Repubblica fucina di vergogne e
che apriva varchi immensi alla corruzione e alla Mafia..
PARTITO
DELLA RIFONDAZIONE COMUNISTA
CIRCOLO
“Peppino Impastato” PARTINICO
PARTINICO 25 gennaio 2007
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