Partito della Rifondazione circolo "Peppino Impastato" Partinico (PA)

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LA MACCHINA BUROCRATICA DEL COMUNE DI PARTINICO (seconda parte)  

5OO DIPENDENTI ED IL COMUNE NON FUNZIONA. PERCHE’?

PERCHE’ NON FUNZIONANO I SETTORI DEI

 LAVORI PUBBLICI, IMPIANTI SPORTIVI, MANUTENZIONI

E’ stato nell’occasione della recente presentazione ed approvazione del Piano Triennale delle OO.PP. che l’Assessore Buongiorno ebbe a dichiarare che il settore dei lavori pubblici non dispone di personale. Una dichiarazione non condivisibile in quanto il personale da utilizzare per i LL.PP., Urbanistica e  la Manutenzione (interventi sulla viabilità, illuminazione, acquedotto e fognature, cimitero ) è notevole.

Di quanto personale “tecnico” dispone il Comune di Partinico e di quanti operai specializzati e generici?

Dai dati assolutamente certi la macchina burocratica dispone (personale con diverso contratto di lavoro) delle seguenti figure professionali :

- n. 5 ARCHITETTI

- n. 3 INGEGNERI

- n. 34 GEOMETRI

e a questi si aggiunge anche un INGEGNERE AMBIENTALE  attualmente in organico quale Vigile Urbano .

Il Comune, dunque, dispone di una platea di tecnici alcuni dei quali di notevole esperienza in ragione degli anni di servizio prestati. Va rilevato come il Sindaco Motisi abbia ritenuto di concedere il nulla-osta di trasferimento all’ATO Rifiuti ad un ARCHITETTO privando, così, il settore di una importante unità con qualifica D3 mentre 7 geometri  vengono utilizzati in altri servizi NON TECNICI  ed una unità in aspettativa, il geometra Italiano, per mandato consiliare.  

Ma se questi sono i tecnici , quante unità operaie sarebbero operative per i lavori nelle manutenzioni?  

LAVORATORI IN ORGANICO:

n. 15 tra FONTANIERI, ELETTRICISTI, MANOVALI, MURATORI, AUTISTI MEZZI MECCANICI (pala e scavatore)

LAVORATORI EX L.S.U.

N. 24 (assunti con progetto approvato dalla CRI in data 10.9.1997) tra  ELETTRICISTI, FALEGNAMI, IMBIANCHINI, MECCANICI, FONTANIERI, OPERAI GENERICI , AUTISITI , IDRAULICI. 

e a questi vanno aggiunti :

6 UNITA’ EX L.S.U  IN DOTAZIONE ALL’UFFICIO ACQUEDOTTO COME INTEGRAZIONE DI ORGANICO .

Dunque fino al 1999, durante la sindacatura della Cannizzo, LA MANUTENZIONE disponeva di 45 unità che andavano integrate dai 25 OPERAI LICENZIATI DALLA BERTOLINO  e con qualifiche diversificate alcune delle quali utIlizzate anche per la manutenzione del  VERDE e gli IMPIANTI SPORTIVI.  

IMPIANTI SPORTIVI

Come funzionavano gli impianti sportivi (stadio Comunale, pallone tensostatico e campo poliuso della 3° zona PEEP) nel 1999?  

Questi impianti venivano CUSTODITI, assicurata la PULIZIA  e la MANUTENZIONE .

STADIO COMUNALE  

Nel 1999 l’Assessore allo Sport recuperava un mutuo con la Cassa DD.PP. di circa 500 milioni, contratto da precedenti amministrazioni su di un progetto dell’arch. Seminerio e MAI UTILIZZATO. L’architetto rivedeva il progetto e veniva indetta la gara per la ricostruzione del manto erboso, ripristino degli impianti di irrigazione (veniva potenziata la capacità di accumulo dell’acqua con l’uso di quella dell’invaso Poma e soprattutto per l’irrigazione estiva), messa in sicurezza di tutte le gradinate. L’ing. Cipolla provvedeva alla progettazione della revisione, potenziamento e messa in sicurezza di tutto l’impianto di illuminazione. L’impianto aveva in dotazione il seguente personale:

MATTINA: n. 3 lavoratrici LSU per tutta la pulizia dei servizi igienici e in più N. 1 operaio ex LSU per la custodia dell’impianto.

POMERIGGIO: n. 2 dipendenti (uno ex Bertolino e uno ex LSU ) per la custodia manutenzione del verde e cura del manto erboso.  

CON LA GESTIONE DEL SINDACO GIORDANO, seppur realizzato il muro di recinzione lato monte, L’IMPIANTO VENIVA SOSTANZIALMENTE ABBANDONATO COSI’ COME E’ ABBANDONATO OGGI . E VI E’ DI PIU’ :  LO STADIO COMUNALE MANCA DELLA AGIBILITA’ NECESSARIA ALLO SVOLGIMENTO DI CAMPIONATI CON LA PRESENZA DEL PUBLICO.  

PALLONE TENSOSTATICO  

L’ultima Giunta Cannizzo eliminava UN AFFIDAMENTO A PRIVATI  costoso e non risolutivo del problema e lo affidava ai 6 ex LSU assunti SU DI UN PROGETTO SPECIFICO DI CUSTODIA E MANUTENZIONE DEGLI IMPIANTI SPORTIVI  che venivano utilizzati con orario diversificato: dalle ore 8,00 del mattino per assistere gli alunni delle scuole (elementari Dandone ed IPSIA) fino alle ore 22,00 della sera per assistere tutte le società sportive che avevano l’autorizzazione all’uso delle palestre. Con l’accordo di n.2 unità tra questi lavoratori si provvedeva ad assicurare anche il funzionamento serale e notturno del TEATRO ESTIVO che aveva allocazione dentro l’area della Casa del Fanciullo, ripristinato dalla Giunta nella sua totale funzionalità  e dotato di palco e gradinate  a norma di sicurezza. In quel Teatro ebbe svolgimento l’Estate Partinicese 1999 fatta di spettacoli teatrali, concerti, manifestazioni varie . QUEL TEATRO FU SMANTELLATO E NON SI HA PIU’ ALCUNA MEMORIA per cui la città, COSA GRAVISSIMA PER LA SUA VITA CULTURALE,   NON DISPONE  NE’ DI UN TEATRO AL CHIUSO NE’ DI UNO ALL’APERTO.  

CAMPI POLIUSO “Ninni Cassarà”  

Quell’impianto veniva risistemato con un intervento di manutenzione tramite le maestranze comunali ed assegnato in gestione gratuita ad una Società sportiva che aveva un ampio curriculum di attività nel settore del tennis. Tale Società sportiva aveva l’obbligo di PROVVEDERE ALLA MANUTENZIONE E CUSTODIA dell’imopianto ed in più a metterlo gratuitamente a disposizione  di TUTTE LE SCUOLE DELA CITTA’ l’avviamento alla pratica sportiva. Quell’impianto, dunque, aveva un importante ruolo sociale SENZA COSTI PER IL COMUNE. Oggi quell’impianto si vorrebbe privatizzare eliminando, così, qualunque ruolo sociale dello stesso.   

SE QUESTA E’ LA SITUAZIONE 

quali sono gli intendimenti dell’Amministrazione Motisi? Ad oggi si registra l’abbandono del VERDE, degli IMPIANTI SPORTIVI  con l’aggravante che si va nella direzione della PRIVATIZZAZIONE DEGLI IMPIANTI DI ILLUMINAZIONE PUBBLICA, DI QUELLI SPORTIVI  E DELL’ILLUMINAZIONE VOTIVA  del Cimitero comunale. SI RITORNA cioè,  ALL’INIZIO DEGLI ANNI ‘ 70 quando il servizio  di illuminazione votiva veniva affidato ad una società costituita con privati rappresentanti, però, al Partito della D.C. e dell’allora PRI di Cintola alleati in Giunta. Successivamente, affinché il Comune potesse recuperare  l’impianto dell’illuminazione votiva, si sono dovuti sborsare circa 500 milioni delle vecchie lire quale compenso ai privati cui non si era voluto più rinnovare la concessione. Appare del tutto evidente CHE PIU’ SI ESTERNALIZZANO I SERVIZI  MENO SARANNO UTILIZZATE LE NOSTRE MAESTRANZE. Dunque spreco di risorse economiche, alti costi sociali ed economici, personale comunale pagato senza alcuna SPECIFICA  sua utilizzazione.

OVVIAMENTE IL NOSTRO PARTITO E’ ASSOLUTAMENTE CONTRARIO A QUESTA POLITICA.