Partito della Rifondazione circolo "Peppino Impastato" Partinico (PA)

home iniziativesala rossa vignette foto elezioni rassegna stampa gc contattaci link

MOZIONE presentata al Commissario straordinario nel Comune di Partinico SULLA GESTIONE DI RIFIUTI

PREMESSO:

·       che tutte le normative dell'unione Europea in tema di gestione di rifiuti sono chiaramente indirizzate alla logica della riduizone, raccolta differenziata, riciclo e riuso dei  rifiuti

·       Che la direttiva 76/200/UE ed il Decreto Legislativo n.22 del 5/2/97 (“Decreto Ronchi”) prevedono che l’uso degli inceneritori sia un passaggio transitorio e l'ultima risorsa da utilizzare  a valle della raccolta differenziata sul rifiuto non riciclabile comunque non definito fonte di energia rinnovabile

·        che l'Italia sarà sottoposta a consistenti processi di infrazione in quanto non rispetta gli indirizzi dati dalla UE in tema di gestione dei rifiuti

·        che la Sicilia è tra le regioni Italiane con la piu' bassa percentuale di raccolta differenziata (circa 6%) contro il 35% obbligatorio previsto dal decreto Ronchi

·       che il piano rifiuti della regione Sicilia prevede la costruzione di 4 inceneritori sul territorio regionale  di cui il piu' grande , secondo l’Ordinanza Commissariale del 2/5/2003, dell’ allora Commissario delegato all’Emergenza Rifiuti, nonché Presidente della Regione Sicilia, On. Salvatore Cuffaro, nel sito di Bellolampo prossimo alla città di Palermo(cui verranno conferite 800.000 tonnellate annue di rifiuti)

·      Che all’inceneritore di Bellolampo dovranno essere conferiti i rifiuti di quasi tutta la provincia di Palermo e di gran parte della provincia di Trapani, per cui compresi i rifiuti del comune di Partinico

·       Che le convenzioni stipulate dal Commissario nel giugno 2003 con l’ATO che gestirà l’ inceneritore in questione prevedono il conferimento al gestore, da parte dei comuni degli ATO interessati, di una quantità di rifiuti di gran lunga superiore alla frazione residuale: di fatto prevedono il conferimento della quasi totalità dei rifiuti prodotti e quindi in tale piano l'unica strategia di gestione dei rifiuti  presa in considerazione è quella dell'incenerimento

·       Che dette convenzioni prevedono penalizzazioni per i comuni che conferiscano una quantità di rifiuti inferiore a quella indicata, con un effettivo disincentivo alla raccolta differenziata ed al riciclo, in palese contrasto con gli incentivi previsti dalle normative vigenti.

·     Che dette convenzioni prevedono che vengano avviati ad incenerimento tutti i rifiuti  per venti anni, senza che sia mai stata effettuata una seria politica di raccolta differenziata.

CONSIDERATO

·     Che l'inceneritore di Bellolampo riverserebbe sulla città di Palermo (nell’ipotesi che vengano rispettate tutte le normative vigenti) 33.300 kg all’anno di polveri disperse contenenti sostanze tossiche e 546.000 tonnellate all’anno di fumi contenenti, tra l’altro, diossine, furani, idrocarburi policiclici, piombo, mercurio e cadmio.

·     Che non esistono filtri tali da portare a zero le emissioni delle sostanze sopraccitate e che esse hanno, come ampiamente documentato nella letteratura medica, effetti dannosi per la salute (alcune sono cancerogene) e provocano malformazioni prenatali.

·     Che, mentre  in Sicilia ci condanniamo ad una raccolta differenziata che non supererà il 6%, grandi comuni in Italia hanno raggiunto quote del 50% dimostrando che ciò è non solo possibile, ma anche conveniente.

·     Che le indicazioni del Decreto Ronchi sulla riduzione della produzione di rifiuti, la raccolta differenziata, il riuso ed il riciclaggio costituiscono l’unica via percorribile per la risoluzione del gravissimo problema dei rifiuti e che tali indicazioni sono state totalmente ignorate  in tutta la Sicilia.

·     Che raccolta differenziata, riuso e riciclaggio comportano un reale recupero di risorse mentre la termovalorizzazione produce una quantità di energia notevolmente inferiore a quella necessaria per produrre i materiali che vengono inceneriti.

·     Che recupero, riuso e riciclo, essendo processi economicamente convenienti, comportano una riduzione delle tasse per lo smaltimento dei rifiuti a carico dei cittadini, in quanto rappresentano materia prima seconda e quindi risorsa   mentre l’incenerimento  è un processo a bassissima resa in termini di produzione di energia elettrica e con elevati costi di gestione.

·     Che l’incenerimento non distrugge i rifiuti ma li trasforma in rifiuti speciali (di massa pari ad un terzo di quella dei rifiuti trattati) e fumi (di massa pari a quella dei rifiuti trattati).

·     Che la discarica per i rifiuti speciali da incenerimento, prevista sempre a Bellolampo, non offre sufficienti garanzie sulla capacità di contenimento delle sostanze tossiche e che, in ogni caso, i rischi derivanti dal costruire una immensa discarica per rifiuti pericolosi “sulla testa” dei cittadini ed in zona ad elevato rischio sismico sono evidentemente inaccettabili.

·     Che l’incenerimento dei rifiuti non crea nuovi posti di lavoro (al massimo poche decine), mentre il riuso ed il riciclaggio ne creerebbero centinaia o, con il  raggiungimento di elevate percentuali di raccolta differenziata, alcune migliaia.

·     Che i cittadini della comune di Partinico  devono essere informati e coinvolti nelle scelte per la gestione dei rifiuti, andando incontro ai più elementari principi democratici e di partecipazione.

·     Che tutte le esperienze positive di altri Comuni dimostrano come il coinvolgimento dei cittadini nelle scelte sulle modalità di raccolta e trattamento dei rifiuti sia il presupposto fondamentale per l’efficacia di tali modalità.

 IMPEGNA IL COMMISSARIO STRAORDINARIO

·       ad avviare di una seria politica di riduzione, raccolta differenziata,  riuso e riciclaggio dei rifiuti, come previsto dalla normativa vigente.

·       Ad opporsi in tutte le sedi opportune  alle scelte indirizzate all'incenerimento dei  piuttosto che alla riduzione e al riciclo dei rifiuti.

·     A costruire di un autentico coinvolgimento dei cittadini nelle scelte per la gestione dei rifiuti informandoli e rendendoli consapevoli di tutte le alternative esistenti

·     a chiedere un finanziamento adeguato del Fondo di rotazione per i comuni che intendono effettuare la raccolta differenziata

PARTITO DELLA RIFONDAZIONE COMUNISTA circolo “Peppino Impastato”

PARTINICO 18.01.08