Partito della Rifondazione Comunista 

Circolo "Peppino Impastato " Partinico 

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Partito della Rifondazione Comunista di Partinico (PA) circolo "Peppino Impastato"

"Ripartiamo dalla Sicilia per cambiare il Paese"

La manifestazione del Partito della Rifondazione Comunista che ha avuto luogo ieri all’Hotel Addaura di Palermo ha visto la presenza dei quadri del Partito e gli interessanti interventi non solo del Segretario generale regionale della CGIL, Italo Tripi, ma del senatore Santo Liotta, degli onorevoli Daniela Dioguardi e Giusto Catania, della responsabile regionale dell’ARCI, Anna Bucca, ma soprattutto del presidente della Commissione Nazionale Antimafia, Francesco Forgione. Le conclusioni sono state affidate all’On. Franco Giordano segretario nazionale del Partito della Rifondazione Comunista.

La Sicilia, ha detto Tripi è la regione con il più alto tasso di disoccupazione soprattutto giovanile ed un governo nazionale progressista dentro il quale vi è tutta la sinistra non può più non tenerne conto così come ha sostenuto Giusto Catania sarebbe molto grave che il governo Cuffaro continuasse ad utilizzare i fondi dell’Unione Europea non per incrementare lo sviluppo ma per utilizzarli quali strumenti della clientela che non fanno fare un passo avanti alla Sicilia. “Bisogna vigilare” - ha detto l’europarlamentare Giusto Catania eletto vice Presidente della Commissione Giustizia dell’UE e candidato alle primarie quale sindaco di Palermo - “perché le risorse 2007//2013 che arriveranno al nostro Paese non facciano la stessa fine”.

La sanità in Sicilia ha mille problemi, ha affermato Daniela Dioguardi e non si possono risolvere i problemi caricando sulle spalle dei lavoratori i suoi costi ricorrendo, come il governo ha fatto, gli odiosi ticket sulle prestazioni specialistiche. Il senatore Santo Liotta è intervenuto sulla politica energetica, sul ruolo della mafia nel settore della raccolta dei rifiuti, sugli inceneritori strumenti di distruzione delle risorse e fonte di grave inquinamento mentre la Presidente regionale dell’ARCI ha diffusamente discusso della base americane di Sigonella, di Augusta e di tante altre presenti sulla nostra isola quale potenziale strumento di aggressione nei confronti dei paesi della costa occidentale dell’Africa e del vicino medioriente.

Ma l’intervento più forte dal punto di vista politico è stato quello del Presidente della Commissione Antimafia, Forgione. Intervento ripetutamente interrotto dai presenti con lunghi applausi soprattutto quando Forgione ha comunicato che è stato presentato al Parlamento un disegno di legge di Rifondazione che punta su alcune ben precise questioni:

  1. la rimozione, così come per i Sindaci e i consigli comunali, di dirigenti delle USL incriminati per questioni di mafia;

  2. la destituzione dagli incarichi non solo di sindaci e consiglieri comunali ma anche di quei dirigenti dei servizi comunali responsabili di contiguità con la mafia; la non ricandidabilità di quei sindaci o consiglieri comunali e destituiti dai provvedimenti repressivi di contiguità con la mafia;

  3. la costituzione di un albo di Commissari chiamati a sostituire sindaci e consiglieri destituiti per mafia scegliendoli da province diverse da quella nel quale ricade il Comune sciolto.

La conclusione del Segretario nazionale Franco Giordano ha fatto riferimento ai temi politici oggi sul tappeto nazionale, i rapporti con le altre forze politiche dell’Unione, il rispetto del programma sottoscritto, le oggettive difficoltà di un governo espressione di una larga coalizione con dentro la sinistra riformista, quella radicale insieme alle forze moderate e centriste.