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Sala Rossa maggio 2006
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“PARTINICU CHIANCA DI CORNA “
Quante
volte “la
piazza” si e’ lamentata che Partinico ha perso il
ruolo che nella politica nazionale deteneva , almeno
fino alla fine degli anni ‘’90? E li’ a ricordare quando
“i partinicoti” erano presenti non solo nel Parlamento
nazionale ma anche in quello siciliano anche se poi si
fa fatica a ricordare una sola iniziativa a loro
ascrivibile ,capace di modificare i percorsi civili,
democratici ed economici della nostra citta’ .
Dal
1993, cioe’ con la cosidetta fine della prima repubblica
e con il cambiamento del sistema elettorale ,per i
partinicoti e’ arrivato l’ oblio. Ora, ad essere sempre
eletti al Senato ,alla Camera e alla Regione siciliana “gli
alcamesi” che si distinguono perche’,
indipendentemente dagli orientamenti politici,vengono
sostenuti sempre dai loro concittadini: Corrao ,i
Parrino marito e moglie, Papania, Lucchese,Turano e
perfino Onofrio Fratello .Dall’inizio degli anni ‘90
Partinico non ha piu’ eletto alcun deputato o senatore e
alla Regione , fino ad oggi,e’ rimasto il solo Cintola
anche se “la sua citta’ che ama” non lo ha mai
gratificato di grandi consensi . Dunque, dice sempre “la
piazza” che Partinico , di fatto, e’ diventata una
colonia nel senso che affondano a piene mani ,buona
parte degli uomini di F.I. con Micciche’ , Scoma,
Mercadante, Misuraca, Cascio . E poi Antinoro,Dina,
Parlavecchio , Lo Porto, Caputo .Girano soldi?A quanto
pare certamente si .Ma i piu’ addentro alle cose dicono
che si baratta dalla istituzione dei corsi
professionali,alle nomine dei tutor,all’assunzione
seppur temporanea in qualche ente regionale o nei centri
commerciali. Persino si ricorre alle compagnie navali
che fanno la spola tra la Sicilia e le sue isole
.Appetibile la collocazione in qualche gabinetto
assessoriale ma ci si accontenta anche della segreteria
di un deputato . E il “popolino” ?Dice sempre la
“piazza” che entra interamente nella rete dei
procacciatori di voti accontentandosi di poco :una
promessa, pare anche qualche decina di euro, un invito
in una pizzerie di seconda mano( va pure bene il
marciapiedi di una strada del centro storico con tavolo
adeguatamente bandito e tanto di camerieri accoppiando
l’inaugurazione di uno studio professionale con la
presentazione di un candidato dell’UDC) .Per i ceti
“piu’ elevati”, gli inviti nelle ville di campagna con
party a base di sangria e giro,ovviamente, di promesse.
Dunque mai piu’ partinicoti al Senato, alla Camera e
alla Regione?Cosi’ parrebbe .Una cosa e’ certa,dicono
sempre quelli della “piazza” (il dott.Peppe Calagna ha
realizzato un godibilissimo lavoro con tale titolo) e
cioe’ che a loro dire, PARTINICU
E’ CHIANCA DI CORNA!
Occhio furbillo
La
comparsa del manifesto con la sua immagine appiccicata
in ogni dove dagli zuini (superati in zelo soltanto
dagli sciacquini, SOPRATTUTTO I NUOVI ,alla corte del
Micciche’ ) su tutte le mura della citta’- e in primis
sul balcone di Giacomino - ebbe ,quale effetto
immediato, di ricordarci ( cosi’ come recitava un
misterioso slogan apparso alcuni anni fa’ lungo
l’autostrada A29 e la SS 113) che
“ LUI C’E’ ’!”
E
l’immagine presentava un volto dal sorriso accattivante
e dall’OCCHIO FURBILLO .Furbillo non e’ un termine che
trova riscontro nella lingua italiana .E’stato coniato
,per caso, da un alunno che frequento’ or sono tanti
anni ,una locale scuola media quando alla domanda
dell’indimenticabile professore Toto’ Cataldo su quanti
tipi di occhio il ragazzo conoscesse ,rispose
prontamente:”
Occhio di vetro, occhio di triglia, occhio furbillo….”
.La definizione piacque al punto che un collega
distintosi sempre per una sobria eleganza oltre che per
acutezza d’ingegno lo diffuse con grande successo in
quanto dentro quella semplice parola “furbillo”c’era
buona parte dell’opportunistica quanto compromissoria
cultura siciliana.E come “furbillo”,ovviamente ,
definimmo tutti coloro i quali, anche attraverso la sola
espressione degli occhi ti dicono: “Se ti metti con
me…” lasciando intendere al disoccupato che un posto
l’avra’, al padre di famiglia che” non c’e’ pobblema”
, al poveraccio che attende la pensione che sara’
accontentato basta, pero’, che gli arretrati siano
consegnati “o’ trammezzaturi” che deve
giustamente oleare la complessa macchina fatta di medici
, funzionari, pseudosindacalisti corrotti. Tutte cose
risapute e tutte cose che imperterrite continuano e non
sembrano avere fine .
Dunque e’ ricomparso
“il furbillo”
,assente in quanto impegnato a fare quadrare i conti
della Regione ,a costruire nuovo precariato nella
sanita’, a tentare di far dimenticare le sue discutibili
amicizie, a prendere, anche lui, per i fondelli quei
poveracci della cooperativa irrigua Jato , con lo scopo
di mantenere quel seggio scippato da quella meteora
politica che furono i socialisti siciliani e poi
all’UDC. Ma a sbarrargli la strada , i quarantenni
fedelissimi di Toto’ e poi altri che gli voglio fare la
festa .Politicamente s’intende.
Ad ogni buon conto AUGURI, ONOREVOLE !
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La posta di Giugio
Carissimi ed amatissimi concittadini
. Scrivo nella stessa
condizione nelle quali scrivevano coloro i quali,
opponendosi al regime, venivano relegati nei gulag .E
dunque scrivo al lume di candela ed affondando la penna
nel mio sangue .Perche’? Perche i comunistacci mi
volevano togliere la possibilita’ di esprimermi e
dialogare con voi sol perche’ , recentemente,avevo
accompagnato il segretario mio segretario a prelevare un
DVD di propaganda elettorale per una personalita’
politica di sinistra e di una zona di montagna ,da
affidare a Pino per la pubblicita’ televisiva. Oltre
che, ovviamente,qualche manifesto pubblicitario da
affiggere sulle mura della nostra citta’ . Voi capite
che il segretario mio segretario ha riconoscenza per
questa persona che ,dopo la fuga nottetempo da
Partinico, lo aveva accolto come si accoglie il figliuol
prodigo .Pensa tu che gli affido’, oltre la mensa
scolastica pefino la direzione del cimitero. Apriti
cielo! Fecero il diavolo a quattro, gridarono e
batterono i pugni sul tavolo. Dissero : “ non fia mai
che il segretario tuo segretario quando e’ in un posto
si spaccia per uomo di sinistra e quando e’ in un altro
fa ,a turno , l’uomo di F.I., dell’UDC, di A.N.” E
dissero anche che prima che sciogliesse il suo Movimento
“finci” sicilianista ,aveva anche fatto l’occhiolino a
Ciccio Nicolosi inteso Nicolo’ o il contrario , che
essendo Sindaco di Corleone ... non si sa’ mai . Mi
opposi con forza. Dissi che la nostra collaborazione con
i comunistacci poteva continuare a condizione che il
segretario mio segretario venisse tutelato nei suoi
interessi.Certo, non e’ che gli posso piu’ garantire
quelli che in quasi cinque anni gli potei :
autonomia,potere decisionale di vita e di morte ,
macchina con autista, soldi a tinchite’.Pero’ non posso
certo dimenticare i suoi servigi e il rischio che ,per
questi, correva . Avevano voglia i comunistacci a
rivolgersi all’Assessorato Enti locali e chiedere
ispezioni oppure a presentare interpellanze e
interrogazioni tramite quell’onorevole che ,poi, nemmeno
siciliano e’ .Pensa che ingenui! Non si rendevano conto
di come io e lui a Palermo eravamo “ammanigghiati”.
E non solo all’Assessorato E ,dunque, si potevano
soltanto “attaccari o’ tram”..Adesso devo concludere in
fretta. La candela si sta spegnendo lentamente come i
miei desideri politici.Ma vi rendete conto di quello che
e’ accaduto in questi ultimi giorni nel Partito di Forza
Italia?. Si presenta all’Excelsior Gianfranco “tiramisu”
e sul tavolo della Presidenza chi ti vedo? Enzuccio?
Nooo!Don Pino? Nooo! l’Avvocato? Nooo! Toto’ II° ? Nooo!
Ti vedo oltre l’ex piazzista di biancheria intima ora
deputato, anche un ragioniere noto per repentini
trasferimenti (per esempio da nord a SUD) ,quella
candidata a Sindaco “che amava Partinico “ e che
alla domanda del perche’ si era li’ collocata
prontamente rispose soddisfatta “ Finalmente mi sono
seduta”. E per seduta non intendeva dire di avere
trovato una sedia su cui riposare ma che ,anche lei
finalmente, “avia appurpatu” .Capisci chi c’era
all’Excelsiore . E noi ? Quelli della prima ora? Quelli
di sempre?In sala da semiclandestini, e nemmeno in prima
fila tra il pubblico riservato .”A casciuni” come
si suol dire dalle nostre parti
Cari
concittadini ,la candela si e’ tutta consumata.Vi amo,
ci risentiamo a presto .Intanto vi comunico che con
Saverio stiamo predisponendo un piano per un ritorno
alla grande.Ci incontriamo sempre di nascosto
“nto
malasenu “ di una via che non possono comunicare e
li’ ci esercitiamo nel canto. Si, nel canto ed abbiamo
scelto come nuovo inno non piu’ la canzone del cavaliere
“...E forza Italiaaaaa…” finita nelle mani di tanti
sfasciallitti ma, “RITORNERAI” del grande,
dell’indimenticabile Charles Aznavour. Ritorneremo,
statene certi, ritorneremo alla grande e vedrete che
soddisfazione. Perche’ ci sara’, come nel quinquennio ,piu
DI TUTTO PER TUTTI. .. VOSTRO GIUGIO
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SULLE STALLE DI VALGUARNERA: VOGLIAMO LA VERITA’
La
vicenda delle stalle abusivamente costruite dalla
famiglia dei Vitale nell’area dell’antica citta’ di
Valguarnera ,e negli anni del governo del centro destra
di Giordano dominio incontrastato di quella famiglia,
ci spingono ad alcune riflessioni .
Il centro destra (o
comunque buona parte dei suoi uomini),diversamente da
come gravemente e qualunquisticamente sostiene qualcuno
“ che la lotta alla mafia non e’ ne di destra ne’ di
sinistra”, non dispone della volonta’ ne’ della
cultura politica adeguata alla difesa della legalita’
in quanto ,da sempre, QUESTE FORZE ,QUANDO DIVENTANO
GOVERNO , AGGIRANO, CALPESTANO, VIOLANO LE LEGGI ;
seppur con la presenza dello Stato
rappresentato dalle Forze dell’Ordine costantemente
impegnate,tuttavia a Partinico quella famiglia ha potuto
operare in violazione delle leggi appropriandosi , per
la realizzazione di quei manufatti, non solo di aree
demaniali ma di quelle deI proprietari che in quella
citta’ avevano le loro antiche dimore .Ben diversa la
situazione durante la sindacatura Cannizzo che fece
sgombrava gli animali e risistemo’ l’antica fontana del
‘600 restituendo decoro a tutta un’area inserita nel PRG
quale elemento del Parco suburbano dello Jato il cui
progetto va ripreso da questa Amministrazione comunale .
Ma
la vicenda delle stalle costruite abusivamente( quelle
lato mare)approdata in Consiglio, ha fatto emergere
quanto da noi sostenuto e cioe’ che a volere abbattere
le stalle, simbolo palese della illegalita’, sono
rimasti QUASI tutti i Consiglieri che sostengono la
Giunta Motisi mentre a volerle mantenere in piedi, come
era abbastanza prevedibile , TUTTI I CONSIGLIERI DEL
CENTRO DESTRA . Sugli argomenti e le proposte
utilizzate da costoro vogliamo stendere un pietoso
velo!
Ma cio’
che a quanto pare HA DELL’INCREDIBILE e’ il fatto che
il Consiglio comunale e’ stato chiamato ad assumere una
decisione( demolizione si, demolizione no) QUANDO
QUESTA NEMMENO GLI COMPETEVA tenuto conto che ,a detta
di tecnici esperti, UNA COSTRUZIONE ABUSIVA EDIFICATA SU
AREA DEMANIALE, O ANCHE SU PARTE DI ESSA ( come e’
accaduto per le stalle lato mare ), ANDAVA
IMMEDIATAMENTE DEMOLITA E NON CERTO SOTTOPOSTA ALLA
DECISIONE DEL CONSIGLIO. Se cosi’ e’ ( cio’ lo dovra’
accertare con urgenza l’Amministrazione comunale ) il
nostro Partito intende sapere CHI E PERCHE’ HA VOLUTO
CHE VENISSE COINVOLTO IL CONSIGLIO IN UNA DECISIONE CHE
NON GLI COMPETEVA .
PER
ULTIMO : le stalle costruite lato monte non solo su area
demaniale ma anche di privati cittadini abusivamente
espropriati e di cui NESSUNO SI ERA OCCUPATO fino a
quando li’ il nostro Partito ,presente il compagno
senatore Giovanni Russo Spena, non sollevo’ la questione
,VANNO ovviamente e con rapidita’ DEMOLITE. Il nostro
Partito non tollerera’ ritardi, tentennamenti ,ne’ altro
che impedisca come in quel luogo VENGA FATTA PULIZIA e
non solo materiale.La totale demolizione di questi
manufatti rappresenta la cartina di tornasole per
verificare quanti di LEGALITA’ A PARTINICO SI RIEMPIONO
SOLTANTO LA BOCCA .
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“Squagghiau
comu
‘u... da ‘zza Bittidda”
UNA METEORA.
Arrivo’ a Partinico e subito intervista spumeggiante .
Scelse, per questa, una pubblica via a ridosso della
dimora di quello che defini’ sedutastante “un mio
amico di sempre”. E li’, come si conviene agli
uomini CHE NON DEVONO CHIEDERE, lo nomino’ Coordinatore
o Commissario( non ricordiamo bene) di una fantomatica
Sezione di un fantomatico Partito che lui aveva
costruito in quattro e quattr’otto qualche giorno prima
e con tanto di manifesti affissi sulle mura dell citta’.
Le sue atletiche braccia, cosi’ come si conviene ad un
ex camerata dalla testa rasata e dal volto bruciato dal
sole dell’Arenella, si posavano con naturalezza ed
amorevolmente sulle spalle di un nostro conoscente
raggiante di gioia per essere al centro dell’attenzione
di un uomo cosi’ determinato, autorevole ed importante .
Disse che lui aveva costruito un nuovo Partito siciliano
( e ...tre!! Nicolo’ e Bartolo prima di lui ) ed era
pronto alla lotta pur di difendere LA CASA dei
cittadini. Poi si e’ scoperto che la casa da difendere
era stata costruita a Palermo sulla collina denominata
Pizzo Sella, che quei terreni erano di proprieta’ della
mafia dei Greco che li aveva lottizzati con la
complicita’ del pentapartito palermitano facendo affari
d’oro sui malcapitati acquirenti. Disse anche che il
Commissario o Coordinatore aveva a Partinico pieni
poteri decisionali e che il SUD cioe’ il Partito che
aveva fatto nascere sarebbe stato a difesa della
sicilianita’ . COME E’ FINITA? Una mala lingua ebbe
efficacemente a definire la questione :
“
squagghiau comu ‘u… da zza’ Bittidda” .
Quindi
ritorno all’ovile e reintruppamento di nuovo nuovamente
con l’ex cognato patron di Forza Italia in Sicilia.
E cosi’
fercero gli altri amici di Partinico, tranne il
Coordinatore o Commissario, di cui si persero, ancora
una volta, LE TRACCE.
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