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SALA ROSSA
giugno 2005 pagina 1
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Il
RIFUGIO DEI TRASFUGHI
E’a tutti
noto che non abbiamo mai fatto sconti ,nei cinque anni passati,
all’ex Sindaco Giordano . Non certo per ragioni personali che
non ci hanno mai condizionato politicamente ,ma per avere
commesso, e fin dal suo insediamento , una serie gravissimi di
errori che in politica si pagano. Il primo: non avere compreso che
il Sindaco eletto ,non e’ piu’ il rappresentante di una parte
ma di tutta la citta’, delle sue forze organizzate,garante della
vita democratica, delle regole quelle scritte e quelle consolidate
dalle consuetudini, mantenendo il rispetto nei confronti di quanti
rappresentano quel pezzo di citta’ che si contrappone con
argomenti, proposte, indicazioni ed anche suggerimenti . In una
parola, la citta’ critica
Il secondo:
non avere compreso che gli alleati quando sono espressione di
gruppi organizzati con il solo scopo di gestire il potere, o
Partiti diventati il rifugio di transfughi, opportunisti, ascari,
trasformisti, non saranno mai motivati da nobili ragioni .Giordano
ha voluto far finta di non capire che dentro quegli agglomerati
(OVVIAMENTE CON LE DOVUTE ECCEZIONI) c’era il niente, il vuoto
politico e soprattutto culturale e quindi un rassemblement fatto
di richieste, ricatti, contrasti.Costoro quando Giordano, a parere
loro, non e’ stato piu’ funzionale lo hanno “posato”.E lo
anche posato il suo coordinatore che da lui ,sul piano politico ed
amministrativo (e non solo), aveva ricevuto TUTTO .Ora hanno vinto
le forze del centro sinistra. Ha vinto Giuseppe Motisi . Non sara’
facile governare sapendo ,di gia’, che alcune forze e soggetti
opereranno per IMPEDIRE, ed altri in maniera camaleontica,
cercheranno rifugio nella coalizione e in quelle forze piu’
sensibili alle sirene del trasformismo .I primi si possono battere
raccordandosi con i cittadini e invitandoli alla mobilitazione sui
problemi. I secondi ,(funzionari ingordi, professionisti
mercenari,saltimbanchi della politica) CI
TROVERANNO SULLA LORO STRADA .
VESPINO
Comparve
,come ogni giorno, sullo schermo della tivvu’ di cui, per
impegno preso con noi stessi, facciamo a meno . Ma la sera del 29
aprile u.s. la tentazione é stata piu’ forte della coerenza: il
dibattito tra i cinque candidati a Sindaco di Partinico dovevamo
PER FORZA SEGUIRLO.
Comparve
sullo schermo quel che noi , a ragione o a torto, abbiamo
ultimamente definito “bertolinpenny “ per l’affetto,
l’amore quasi filiale che manifesta quando intervista la signora
Bertolino. Si guarda bene dal fare domande insidiose , riferirsi a
fatti certi ed avvenimenti consolidati che potrebbero mettere in
difficolta’ (come si dice il o la magnate?)del
vino nota in Sicilia, Italia ed Europa per il livello di rispetto
che manifesta nei confronti delle Leggi, quelle italiane ed anche
le comunitarie. Comparve sullo schermo avendo quale tromba di
accompagnamento( o trombone vista la stazza) un collaborante che
potrebbe ,con risultati assolutamente straordinari,dedicarsi ai
canti gregoriani scegliendo un qualsiasi coro purche’ , pensiamo
noi, all’interno del “potere” e non solo quello politico ma
soprattutto ecclesiastico .Comparvero con qualche minuto di
ritardo , ed iniziarono la trasmissione con la nostra piena
considerazione .
La
parola e’ quasi sempre sua e i gesti, cosa straordinaria,
somigliavano tanto a quelli di Bruno .Stava in piede come
Lui,parlava con tono pacato ed affabile come Lui, si rivolgeva con
riverenza a tutti e cinque i candidati (non si sa’ mai !).
Poneva domande mai irriguardose, mai da mettere in difficolta’
gli ospiti, integrava , chiedeva ulteriori scampoli di
ragionamento, qualche volta ,quasi quasi ,suggeriva anche le
risposte . I Nostri ,dobbiamo ammettere erano veramente a proprio
agio. Bruno sarebbe stato contento ,se l’avesse potuto vedere.
Contento per avere fatto scuola e trovato un alunno cosi’
diligente. BRUNO CHI? Ma Bruno Vespa, perdinci!.Bruno Vespa che
quando non ci sara’ piu’( televisivamente parlando) lascera’
l’eredita a Lui, al nostro
Vespino!
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LETTERA
A GIUGIO, XAVIER,FILIPPINO ”faremo” ed altri cari ESTINTI
Carissimi,nessuno
vi ha amato tanto quanto vi abbiamo amato noi. Siete stati compagni
indimenticabili ed affettuosi perche’ ci avete dato linfa e vita.
Senza di voi questi cinque anni sarebbero stati grigi e bui come i
plumbei giorni che segnano il trapasso tra l’autunno e l’inverno..Siete
stati la nostra perenne Primavera .Le vostre parole, le frasi dette
anche senza costrutto ( al diavolo la sintassi in fondo non e’
meglio dire AVREBBIMO o POTREBBIMO piuttosto che ascoltare i lunghi
contorcimenti verbali del “giovane universitario” oppure quelli
di Jhonnj Quitar ? ) .Voi ci avete regalato lunghe ed
indimenticabili serate e noi vi abbiamo dato comprensione, simpatia
,compagnia insieme a Pino curricachiovi e quell’altro Pino
imperterrito dissacratore che ha registrato ,a futura memoria e ad
onore della storia cittadina, i vostri volti, le parole, le gesta ,
le smorfie, gli strafalcioni, le disquisizioni ,i contrasti .Ma Pino
ha registrato puranche i vostri sospiri, i lunghi sonni di un Pino
–appendice ( pur esso purtroppo estinto) che Guerra ha
rappresentato con efficacia essendo stata la sua testa,appunto,
appendice di altra che al massimo della sua esplosione intellettuale
ebbe a pronunciare la famosa, storica frase: “Picciotti ‘a
strarria e’ pa’ cutra!”
La sala del
Consiglio ,in questi cinque anni ,e’ stata l’Universita’ del
popolo , l’alcova figurato delle nostre e vostre passioni sfrenate
,l’amorevole dimora dell’amatore Giugio ( amatore “dell’amabile
struttura” ) la palestra , lo stadio per le gesta di guerrieri ,
lottatori e paladini che hanno fatto impallidire Cervantes relegando
a comparsa l’onhestaufen Sergio , ultimo esemplare di una razza in
estinzione che sfida il tempo, il clima e financo le pernacchie pur
di testimoniare una fede incrollabile per il Santo Graal.
Carissimo
Giugio ora te lo possiamo confessare: gia’ ci manchi e ti diciamo
anche che Giugio non e’ un soprannome che ti abbiamo voluto
appioppare , come alcuni malignamente hanno detto ,bensi’ lo
pseudonimo che abbiamo scelto per te quale altissimo artista di
ineguagliabile ed insuperabile livello. E Carissimo Filippino”faremo”
che non hai ,pero’, fatto quel che avresti dovuto e cioe’ capire
, comprendere che ai giovani bisogna dare fiducia si’, ma tanto
quanto basta.Tu gliene hai dato troppa e hai visto com’ e’
finita? I giovani Tommy e Gerry , cui ora se ne aggiunge anche un
terzo (che ne pensate di chiamarli (I Buffi Camuffi?) sono andati
direttamente , come si suole dire per la tangente. Nel senso che
sono andati direttamente al s…odo.
Ma noi abbiamo
anche sofferto per la la “perdita” di due carissimi amici: il
quarto Pino che ci augurava a Natale la Santa Pasqua e viceversa e
soprattutto il nostro caro sanculotto,l’effervescente fellone,il
sanguigno kamikaze protagonista di memorabili duelli verbali con
Ottavio ma anche ,come si suole dire “con la gatta” tenuto conto
che Xavier, essendo un uomo libero,non ha mai avuto peli sulla
lingua . L’unico addebito ( ma si tratta di peccato veniale) d’essere
rimasto un fedelissimo del fantasma dell’opera ovverossia quel
Silvio che per decenni si e’ fottuto i voti dei partinicesi e chi
si e visto s’e’ visto,
Ma ora, allegria. Ci aspettano
altri anni di gioia: rifa’ la sua entree’ Vito Giuliano celebre
per il saggio “ IL SUCCHIO DEL DISCORSO” ed entra a testa alta
Pietro reso celebre da quella famosa frase che solennemente
pronuncio’ in qualita’ di Presidente della Cooperativa irrigua e
cioe’ “CON LA LINGUA E CON LA BOCCA” .E poi vecchi e nuovi
volti, cariatidi della Prima repubblica, opportunisti, pagnottisti
,incalliti camerieri insieme alle persone per bene .CON QUESTE SI
PUO’ ANCHE GOVERNARE LA CITTA’.
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CINTOLA
COME NEL CALCIO: vincere fuori e perdere dentro
L’avevamo
scritto in tempi non sospetti e quando si poteva pensare tutto
tranne che il centro sinistra a Partinico avrebbe potuto vincere
queste difficili elezioni.
Noi avevamo
scritto che per l’on. Cintola l’incarico ricevuto da Cuffaro
quale Assessore rappresentava , paradossalmente, il cosidetto “canto
del cigno”. A quella data ,almeno noi, non conoscevamo tutte le
vicende che la stampa nazionale ha riportato: le sue amicizie “pericolose”,
le sue debolezze, i voti dei Vitale. Certo qualcosa sapevamo : dei
suoi stretti e decennali rapporti con la signora Ninni Bertolino,
con Gianni Lapis e con altri ambienti che ,piaccia o no , “certa
politica” non puo’ evitare di sfiorare.
Il centro
destra ha perso le elezioni ma piu’ che la coalizione questa
battaglia elettorale l’ha persa, ancora una volta, Salvatore
Cintola che come certe squadre di calcio vince fuori ma perde
sempre dentro casa .E Vito Di Marco c’entra poco in questa
disfatta.Semmai e’ stato l’agnello sacrificale su cui si e’
infranta definitivamente la storia dell’onorevole, le illusioni
di tanti cortigiani e la incipiente carriera di alcuni giovani
rampanti.
GRAZIE
PER L’AFFETTO..
firmato
Toto’
Il costoso
manifesto fu affisso qualche giorno dopo la conclusione della
competizione elettorale che eleggeva quale Sindaco di Partinico
,Giuseppe Motisi . Manifesto con bandiera al vento. Al vento della
sconfitta. Eppure Lui ha avuto l’ardire di rivolgersi ai suoi
concittadini per ringraziarli “..per l’affetto e la stima”
mentre a noi risulta che aveva ricevuto appena appena 252 consensi
racimolati dai zuini ed una serie inarrestabile di pernacchie . Tu
dici che 252 preferenze non sono poche? Certo, pero’ tu devi
considerare che il Nostro nel 2000 aveva ottenuto , con meno
elettori, 357 preferenze e dopo 5 lunghi anni nei quali e’ stato
ININTERROTTAMENTE ASSESSORE A TUTTO( lavori pubblici, urbanistica,
attivita’ produttive, agricoltura, commercio etc.etc.) ha
ricevuto il plauso palese del suo disastroso ruolo.
Ora sara’
costretto quantomeno per cinque anni a fare l’oppositore . Buon
per lui perche’ gli giovera’ molto .A bocca asciutta e panza
vuota si apprezzano meglio alcuni valori quali il rispetto per le
persone, l’umilta’, il senso del reale .Un gran bel bagno di
modestia e’ quello che ci vuole per questi tipi .
Intanto, pare ,che durante la
fase del ballottaggio si vantasse nel dire che “avrebbe
distrutto quei quattro straccioni di comunisti”. Ora noi
comunisti certamente lo siamo, straccioni non diremmo proprio . Ma
Assessore (anzi ex) non pensa che a Partinico i comunisti , dati
alla mano, siano almeno cinque ? |
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Regole
di buon
governo.
sono
tanti coloro i quali , in questi giorni, ci hanno RIPROposto
questa domanda: come farete a governare la citta’, voi che avete
storie diverse sulle spalle e non solo dal punto di vista
politico? e come farete a governare una citta’ complessa come la
nostra per la quantita’ e qualita’ dei problemi? E soprattutto
come farete a governare se, come pare, le differenze politiche tra
di voi sono NON POCHE ?
In
questi interrogativi c’e’ una buona DOSE di verita’.TRA NOI
ESISTONO E PERMANGONO DIFFERENZE PERCHE’ non abbiamo la stessa
storia politica, ci siamo formati, negli anni, attraverso
esperienze a volte anche alternative .e quel che e’ piu’ grave
si potrebbe essere tentati da una malattia che specialmente la “
politica” proDuce e cioe’ il volere esercitare “l’egemonia”
a tutti i costi sugli altri .Un pericolo, questo, che quando
emerge e si concretizza mette tutto in discussione vanificando
qualunque progetto di governo .
Tutto
QUEL ABBIAMO DETTO e’ sicuramente vero. D’altronde veniamo da
un’esperienza della Giunta Giordano che ha messo in fila queste
negativita’: egemonia,culto della personalita’, decisionismo
non mediato ,assenza di collegialita’,incapacita’ d’ascolto,
delirio di onnipotenza, arroganza del potere ,incapacita’ a
disarticolare il potere e decentrarlo attraverso forme concrete di
GESTIONE.PERO’ Noi pensiamo le ragioni per cui abbiamo vinto
dovrebbero porci al riparo da certe tentazioni perche’ la
vittoria della nostra coalizione NON e’ doVUTA AL CASO O ALLA
IMPROVVISAZIONE BENSI’ AD un insieme di fattori tra i quali ne
vogliamo citare almeno due che RITENiamo di IMPORTANZA
STRAORDINARIA :
1) la
personalita’ del candidato sindaco che ha convinto l’elettorato
a farsi considerare non certo uomo di parte e dentro gli intrighi
di palazzo,ma un “ non politico” nel senso di una persona
lontana dall’inseguire l’esasperato carrierismo o preso dalla
frenesia di esercitare ,a tutti i costi,il Potere .In definitiva
un politico ,certamente, ma non di professione;
2) l’avere
costruito’ l’unita’ ,una unita’ impensabile TRA PARTITI E
MOVIMENTI dopo i disastri e le frantumazioni degli anni
precedenti, e l’unita’, una volta raggiunta, dovrebbe
costituire la maggiore garanzia per gli elettori che vogliono la
stabilita’ del governo locale .D’altronde I CITTADINI avevano
capito che il centro destra non solo si presentava disunito ma
quel pezzo che si era costituito in coalizione, era notorio,
manifestava una unita’ fittizia .E’ chiaro che ALLA SCONFITTA
HANNO CONTRIBUITO anche “personaggi” che si muovevano attORNO
e dentro quella coalizione .Bene, ora il centro sinistra e’ al
governo della citta’ e noi ABBIAMO DETTO che governare non sara’
facile e non solo per gli ostacoli che dovra’ superare la
coalizione che e’ minoranza nel consiglio .
PER tali
ragioni l’unita’ delle nostre forze politiche diventa
assolutamente indispensabile .ma per GOVERNARE DOBbiamo ,PERO’,
fare tesoro degli errori degli altri, dobbiamo dimostrare che
,seppur difficIle, l’unita’ e’ anche possibile. E NON SOLO
QUANDO SI E’ OPPOSIZIONE MA SOPRATUTTO QUANDO SI GOVERNA . e per
governare e’ necessario che vi sia chiarezza degli obiEttivi,
lealta’ tras le forze , RAPIDITA’ DELLE DECISIONI ,CORAGGIO
per SCONVOLGERE E RICOSTRUIRE.e,ovviamente, una chiara visione dei
problemi. L’ATTENDISMO,LA
non rapidita’ delle DECISIONI ED ALTRO ANCORA POSSONO
RAPPRESENTARE LA FINE DI UN PROGETTO ambizioso : DI UN GOVERNO
CAPACE e democratico di ricostruire e liberare una citta’
mortificata , umiliata e da troppo tempo piegata ai voleri di
pochi.
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