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SALA ROSSA
luglio 2005 pagina 1
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WATERLOO
Waterloo
,nella Storia, rappresenta efficacemente il simbolo della
sconfitta senza appello. E la sconfitta delle cintoliane truppe
,con annessi e connessi, e’ stata totale. Cintola, ma non solo
lui, come Napoleone ha perso prima la campagna di Russia(leggasi
elezione di Vito Di Marco a Sindaco ) ed infine, a Waterloo,anche
la Presidenza del Consiglio comunale da affidare ad un uomo
divenuto di fiducia . L’avevamo scritto in un precedente numero
di Sala Rossa, noi che lo conosciamo molto bene, che Cintola ha
avuto sempre due grandi qualita’: di sapere costruire e nel
contempo alla stessa maniera, di sapere distruggere. Chiamiamo a
testimone Giacomino Russo che con lui ha attraversato il mare ed i
deserti, ha provato gioie e dolori, ha vissuto l’esaltazione ma
ha dovuto bere, spesso, anche il calice della cocente sconfitta..
“Tre volte nella polvere, tre volte sull’altar”.
Adesso la
polvere ed il silenzio. La fine di una illusione lunga alcuni
decenni. Una illusione che si e’ costruita anche per l’omerta’,
la complicita’ e la compromissione di alcuni personaggi che
della politica hanno fatto mestiere. E non erano dello stesso
partito . Un patto tra eguali? Probabilmente si.Un patto
scellerato che ha consentito a lui come ad altri di vivere,
navigare, superare gli ostacoli sprofondare ed emergere CON GRAVE
DANNO PER LA VITA DELLA NOSTRA CITTA'.
Il 29 e 30
maggio ed il 16 giugno 2005 e’ finita un’epoca. Adesso ,come
per Napoleone, l’aspetta un’isola . Una nuova Sant’Elena
paradigma di una carriera ,pensiamo, AL SUO DEFINITIVO TRAMONTO .
CONSIGLIERE,
CI SFIDI A DUELLO!
L’episodio
va raccontato. C’e’ un personaggio che e’stato consigliere
comunale per un periodo di tempo breve durante la sindacatura
Giordano. Il modo come si e’ fatto dimettere e’ a tutti noto
nel senso che il Nostro, vuoi anche per palese inesperienza, fu
talmente ingenuo da farsi defenestare Allora quel provvedimento
noi lo criticammo e abbiamo parteggiato per lui divenuto “ ex”
dall’oggi al domani . Ora ,dopo una lunga assenza , e’
ritornato in Consiglio manifestando ,ovviamente, legittima
soddisfazione,nel senso che oggi lui c’e’ mentre Giordano
non c’e’ piu’. Anche noi abbiamo provato piacere per la
sua rentree’ e per il contributo che dara’ . D’altronde
questo e’ il ruolo del Consigliere ,in caso contrario se cosi’
non fosse ,quel ruolo acquisito per volonta’ popolare e non reso
efficace, sarebbe come mettere un ninnolo a fare da sopramobile. E
noi pensiamo che lui sopramobile non sia .
Ora pero’ c’e’
un pero’. Il Nostro non condivide quell’elementare principio
che essendo un “uomo pubblico” ,nel senso che riveste
anche un ruolo istituzionale, e’ soggetto, come tutti ,alle
critiche ed anche alla satira. D’altronde la satira, quella
televisiva, di lui si occupo’ per almeno un paio d’anni con
piena soddisfazione dei telespettatori e presupponiamo dello
stesso.Per cui vorremmo dire al Consigliere che soltanto degli
ignavi nessuno si occupa e se di lui ci occupiamo, come lui puo’
occuparsi di noi, e’ perche’ pensiamo che lui ignavo non
sia .Se non accetta queste elementari regole della vita
democratica lasci stare e scelga di fare altre cose .
Ma andiamo al
dunque. Questo Consigliere, del quale con una battuta,
assolutamente priva di intendimento diffamatorio ci siamo occupati
nel precedente numero , ha fatto un discorso che non ci e’
piaciuto.nel senso del dire e non dire, del fatevi gli affari
vostri .Discorso da respingere con forza trattandosi ,appunto, di
Consigliere comunale e non di cittadino qualunque .Ora noi ,
passato l’attimo di comprensibile sbigottimento, ci siamo
ricordati della nostra “discendenza“ nel senso che
siamo cresciuti in un quartiere popolare e “campagnolo” , e
come lui, conosciamo quei modelli di “cultura popolare” che se
acquisiti divenendo parte integrante della personalita’
diformano “altra cultura” o, per essere piu’ chiari ,la
subcultura .La cultura popolare ,quindi, di per se’ patrimonio
positivo puo’ diventare elemento negativo quando si fonda
,appunto , sulla non tolleranza, sul rifiuto pregiudiziale del
confronto se non addirittura sulla prepotenza . Noi quel modello
costruito dagli atteggiamenti, pose, frasario l’abbiamo sempre
relegato nel profondo della nostra personalita’ preferendo, al
contrario lo scontro di opinioni, il confronto anche duro purche’
appassionato e leale delle idee e delle proposte .Cioe’ alla
subcultura preferiamo la “cultura” .E i Consiglieri
comunali devono fare ricorso soltanto alla loro cultura e non ad
altro .
Ma il
Consigliere non si limito’ alle mezze parole.Aggiunse che
avremmo dovuto “ pigghiarinni a curuna ‘mmanu” . Ora,
noi, li’ per li’ siamo rimasti perplessi. Pigghiari o
metteri ‘a curuna mmanu, nel nostro dialetto , potrebbe
avere un doppio significato .Tralasciamo di pensare al primo . Del
secondo diciamo che la corona e’ un simbolo della fede e noi
comunisti, purtroppo, questa fede cosi elevata non l’abbiamo.
Gliela lasciamo a lui concedendogli anche altro. .Ad esempio un
bel duello con sciabola !
Consigliere, si trovi i
padrini (noi non ne abbiamo mai avuto necessita’) e troviamoci
all’alba di un giorno da stabilire “a muntagna du’ re” dove,
da ragazzi, andavamo a sfidarci per la conquista di qualche bella
coetanea .E le
possiamo assicurare che non abbiamo mai perso un solo duello!
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QUANTO TI E’ COSTATA LA
CAMPAGNA ELETTORALE ?
Quanto e’ costata la campagna elettorale ad
un Partito o ad una Lista civica ?E quanto ad un singolo candidato
al Consiglio comunale di Partinico? Ovviamente dipende dal
Partito, dalla Lista ed anche da candidato a candidato . Agli
uscenti , (con le dovute eccezioni)che ovviamente concorrono per
farsi rieleggere e che appartengono a Partiti o Liste civiche dove
ciascuno corre in conto proprio ,una campagna costa migliaia di
euro . Manifesti con foto a colori ,fac-simile sempre a colori e
sempre con foto.cene elettorali, spese di attecchinaggio ,benzina.
E se poi ti affidi ad una agenzia pubblicitaria i costi lievitano.
Infine - ma di questo non c’e’ ,almeno per noi ,alcuna
tangibile prova - oltre che le solite promesse di lavoro - (“Tu
dove vuoi essere collocato?” ) pare che qualcuno un po’ di
voti li abbia anche acquistati . E poi ci sono le spese di invio
del programma ,dei fac simile, degli inviti alla “festa” , e
cosi’ via .
Infine per qualcuno degli eletti c’e’ una
spesa supplitiva: il manifesto ( sempre a colori e sempre costoso)
di ringraziamento agli elettori insieme alla cena di prammatica,
le telefonate, i ringraziamenti via posta o sms.
MA QUANTO E’ COSTATA LA CAMPAGNA ELETTORALE
AI 30 CANDIDATI DELLA NOSTRA LISTA e che ha eletto i Consiglieri
Ottavio Puleo e Matteo Ciravolo?
PUBBLICHIAMO UN PROSPETTO RAPPRESENTATIVO ED
ANCHE ABBASTANZA SIGNIFICATIVO
USCITE GENERALI
-per manifesti riproducenti simbolo Lista 600
-per volantini “ “ “ 280
-per amplificazione comizi 180
Invio lettere cittadini 9,12
Per fac-simile candidati 290
_______________
Euro 1259,12
ENTRATE
Contributo dai candidati ,dalle iniziative
sociali,dagli amici e dai compagni Euro 1259,12.
SAREBBE INTERESSANTE CHE ALTRI PARTITI,LISTE
SINGOLI CANDIDATI PUBBLICASSERO I LORO BILANCI ELETTORALI.
E UNO….!
A conclusione
dell’’intervista lacrime liberatorie ed irrefrenabili
sgorgarono dai nostri occhi .Il Nostro aveva risposto punto per
punto a quell’impertinente di Pino tiggej che voleva “sfruculiari”
al fine di metterlo in difficolta’ . “Pino, sappilo, che con
Lui avrai sempre pane per i tuoi denti !
Lacrime
copiose. Finalmente dopo lungo peregrinare, transumare, soffrire
il figliol prodigo ritorna all’ovile.”Esultate e sacrificate
al Signore l’agnello piu’ giovane…”
Ora l’aspetta
l’ultimo approdo. Il suo pigmalione lo ha atteso per lunghi anni
come un padre attende a braccia aperte il figlio che ha sbagliato.
Qualcuno sussurra: ” Su pigghia? Su pigghia, su pigghia..”!
Intanto Lui
ora , coperto da un’aurea corona di”pampine” sosta come le
carovane stremate, dopo un lungo viaggio. E si fermano per godere
della frescura dell’oasi ma per poi riprendere il cammino .Nell’oasi
Per riposarsi, riflettere e poi agire .
Il viaggio
era stato molto, ma molto lungo. Il peregrinare l’aveva portato
prima ad est, poi al centro ,ancora al centro del centro ed infine
a Sud .Tutto cio’ inframmezzato da una esaltante parentesi nella
quale manifesto’ la potenza del suo ingegno con lo scopo di
tutelare con Forza i beni culturali, archeologici, monumentali,
ambientali, artistici, ricreativi, cabarettistici, sportivi,
turistici, subacquei .E si e’ anche immerso ,per acquisire
vigore ,nelle provvidenziali ,materne ed accoglienti acque del
fiume Giordano.Ora Lui e’ qui’ ,e’ con noi , pronto a dare
,se richiesta (richiesta, richiesta!) la sua disinteressata
collaborazione preludio per il ritorno alla “casa del padre” .
CE N’EST QU’UN DEBUT (
traduzione per qualche Consigliere comunale: NON E’ CHE L’INIZIO
OVVERO NON E’ CHE IL PRIMO di una serie di TRANSUMANTI ! |
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LETTERA
APERTA AD ENZO PARADISO
Carissimo
Enzo, noi comprendiamo cosa significhi perdere una battaglia
elettorale, l’amarezza che si prova, il tormento del chiederci
dove e cosa abbiamo sbagliato . Lo comprendiamo perche’ i
comunisti, e’ risaputo, nella loro storia ,seppur elemento
importante della democrazia italiana, hanno perso tante battaglie
elettorali. Cio’ non li ha certamente cancellati dal panorama
politico semmai li ha rafforzati sempre piu’ nel convincimento
CHE UN NUOVO MONDO E’ POSSIBILE costruire
Eppure queste
tante sconfitte non sono state inutili. Anzi, abbiamo sempre
ricominciato d’accapo cercando di comprendere dove e perche’
si era sbagliato ed aprendo sempre al nostro interno ampi quanto
proficui dibattiti PER CAPIRE e quindi rafforzare quel che
avevamo, costruire quello che non c’era, sostenere la volonta’
e la militanza unici elementi per sopravvivere e continuare a
svolgere quella missione che la Storia , a parere nostro, ha
assegnato ai comunisti: creare una Societa’ dell’eguaglianza,
rendere giustizia a quanti sono e continuano ad essere
perseguitati,eliminare la miseria e le guerre, distribuire cio’
che si ha in maniera equa.Cosa non facile in una Societa’ che
esalta il profitto, le diseguaglianze, che guarda con sospetto ai
diversi ai quali ,Rom o migranti, abbiamo il dovere di assicurare
una dignita’ Per questo non siamo d’accordo con Giovanni
Pantaleo sul modo d’intendere la questione dei nomadi ma
apprezziamo le tue considerazioni e proposte. Un’amministrazione
civile e democratica deve avere il coraggio di mettere mano su di
una materia cosi’ difficile che e’ quella che tu hai sollevato
nell’ultima intervista a Tele Jato. Un campo da attrezzare con
strutture civili .E’ l’impegno che assumono i Comunisti in
questa consilitura. Cosi’ come e’ intendimento nostro chiedere
la nomina di UN CONSIGLIERE AGGIUNTO CON POTERI CONSULTIVI perche’
tutta la problematica delle centinaia di extracomunitari presenti
nella nostra citta’ , ED IGNORATI VOLUTAMENTE DA TUTTI NOI (come
se non esistessero), venga ad essere seriamente, razionalmente,
definitivamente affrontata . Un Consigliere espressione di quel
mondo. Non a caso abbiamo inserito nella nostra lista il giovane
marocchino-partinicese Bendja Mohamed
Ma se siamo d’accordo
su quella tua proposta respingiamo con forza l’insieme del
RAGIONAMENTO che tu hai fatto nella ultima conversazione con l’effervescente
Pino Maniaci. E cioe’ dell’esistenza, a tuo dire, di cosidetti
“grandi vecchi” che all’interno di ALLEANZA DEMOCRATICA PER
PARTINICO muovono le fila di un processo. Certo, non possiamo
nascondere che alcuni di noi vuoi per l’eta ’ ed anche per l’esperienza
possono esercitare una involontaria ( almeno per quel che ci
riguarda ) “egemonia” sulla LINEA POLITICA del nuovo governo
della citta’ . Ma tu non devi sottovalutare il PROCESSO che ha
portato la nostra Alleanza alla sua costruzione, UNITA’
,elaborazione del Programma (e non e’ vero che tutti i programmi
elettorali sono gli stessi!) fatto di discussioni, confronto,
passione politica, esperienza, desideri e volonta’ .Il Programma
e non i “vecchi” deve guidare il cammino della sindacatura
Motisi.
Certo noi non
ci nascondiamo le difficolta’ ne’ siamo immuni da debolezze .
Ma una cosa e’ certa e cioe’ che lo strumento che abbiamo
costruito non sara’ il solo strumento della governabilita.
Sarebbe come continuare a perpetrare gli errori del passato nel
senso di affidare SOLO ad un Sindaco e ad una Giunta la
costruzione di una diversa Societa’ locale.
Noi abbiamo
,intanto, voluto costruire uno strumento politico ( il Comitato
Politico) a supporto dell’azione di governo che non e’ certo
uno strumento di TUTELA semmai di collaborazione e confronto tra
le forze che costituiscono la coalizione ed il governo della citta’
. Ma questo , a nostro parere, non basta se non creiamo il
cosidetto “terzo livello “ della governabilita’ e cioe’ il
coinvolgimento ampio ed organico di soggetti della Societa’
disponibili e prestare la loro professionalita’, esperienza e
quant’altro serve perche’ IL GOVERNO DI PARTINICO SIA
VERAMENTE AMPIO E DEMOCRATICO.
Per ultimo.
Tu sai quanto sia difficile governare .E lo sappiamo anche noi
aggiungendo che il nostro lavoro politico-amministrativo sara’
esclusivamente in salita e per tante ragioni .Cosi’ come
sappiamo,pero’, che se il GOVERNO e’ funzionale solo ed
esclusivamente alla collettivita’ e se con questa si costruira’
una vera PARTECIPAZIONE, allora tutto sara’ sicuramente piu’
facile . |
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A PROPOSITO
DELLA MACCHINA BUROCRATICA DEL COMUNE
Bisogna che
si faccia chiarezza . E noi intendiamo farla . Quando un Comune
dispone di qualcosa come circa 600 dipendenti tra stabilizzati
negli organici, personale a contratto ,coco.coco.NON ESISTE
GIUSTIFICAZIONE ALCUNA per la quale LA MACCHINA COMUNALE NON SIA
EFFICIENTE E FUNZIONANTE. Non e’ concepibile uno strumento cosi’
numericamente rilevante che non funzioni a sostegno della qualita’
dei servizi dell’intera comunita’ partinicese. Certo, puo’
succedere che un Governo, per ragioni quasi sempre di tipo
CLIENTELARE ritenga piu’ utile alla macchina l’impiego di
dipendenti per SERVIZI INTERNI piuttosto che utilizzare i soggetti
per i SERVIZI ESTERNI .In una parola trasformare in messi,
commessi,operatori delle fotocopiatrici, uscieri un insieme di
soggetti che ,al contrario, erano stati opportunamente assunti PER
TUTTI QUEI SERVIZI DI CUI HA NECESSITA’ : operai, addettui al
verde, agli impianti sportivi, alle manutenzioni , alla viabilita’
, alla tutela dell’ambiente. E cosi’ via. Cio’ dicendo non
intendiamo ne’ demonizzare ne’ semplificare il problema
PERSONALE . Nel senso che vi e’ in noi il convincimento della
necessita’ sia degli uni ( servizi interni) sia degli altri
(servizi esterni)
Si tratta di
vedere QUANTI dentro e quanti fuori. Ad esempio riteniamo che vada
cancellato qualunque status acquisito da alcuni funzionari con la
passata Amministrazione. I capi Area o Servizi o Uffici non hanno
bisogno di uscieri che annuncino la presenza di visitatori cosi’
come noi riteniamo che vada costruita quella che noi riteniamo la
struttura ORIZZONTALE rispetto a quella congegnata quale struttura
VERTICALE O VERTICISTICA .
E questo e’
quello che faremo attraverso la revisione della macchina
burocratica eliminando sprechi e orpelli, PERCHE’ CIASCUN
LAVORATORE SIA PRODUTTIVO E NON DIVENTI IL SIMBOLO DELL’INEFFICENZA,
DELLO SPRECO, DELL’INUTILITA’ .
Per ultimo
vogliamo riprendere la QUESTIONE del ripristino nella sua funzione
del ruolo che l’architetto Quartuccio aveva sempre avuto nel
Comune di Partinico ,ruolo che non le aveva regalato alcun
amministratore ma conquistato con la vincita di un pubblico
concorso.Cio’ non significa che il ritorno dell’architetto
debba essere letto quale “punizione” per il funzionario che
era stato nominato al suo posto dalla precedente amministrazione.
L’architetto Quatrosi non e’ stata sostituita perche’
incapace o inefficiente quanto perche’ alla Quartuccio ,con atto
di giustizia, e’ stato restituito il suo originario ruolo. E’
compito dell’Amministrazione attuale valorizzare la
professionalita’ e l’eseperienza acquisita dall’archittetto
Quatrosi e di tanti altri perche’ la macchina amministrativa
possa ,ora, funzionare al meglio. |
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