Un
tuffo nella memoria, nella storia recente di Partinico, un ricordo
di esperienze vissute dai protagonisti, ma anche di proposte per
il futuro, di denunce per quanto si sta verificando in questi
giorni sulla questione ambientale.
Ecco
il senso del dibattito svoltosi ieri sera al campo della legalità
nel canale di Maltempo.
Esperienze
amministrative frammiste ad esperienze di tipo lavorativo, ricordi
di giunte e di sindaci passati che in qualche maniera hanno
contribuito all’evolversi dei rapporti Amministrazione comunale
/ Distilleria Bertolino.
Rapporti
fatti di revoche e di successive autorizzazioni, ma anche, come
detto prima, ricordi di esperienze lavorative, dove la signora
Bertolino non era semplicemente l’interlocutore, causa
principale della questione ambientale in atto ormai da oltre venti
anni, ma anche datore di lavoro, alle prese con un dipendente
scomodo; Simone Giacopelli.
Oltre
a Giacopelli, dei comunisti Italiani, sono intervenuti anche il
segretario locale di Rifondazione comunista, Toti Costanzo, Il
Prof. Gino Scasso di Lega Ambiente e il Prof. Piero Ciravolo
coordinatore del Patto per la salute e l’ambiente.
Particolare
attenzione è stata posta dai presenti all’attività del sindaco
Motisi, vista sicuramente con fiducia, qualcuno si è spinto
oltre, parlando di speranza per il futuro Partinicese.
Una
speranza che però, deve essere confortata dai fatti, un Sindaco
che deve aprire le porte ad una maggiore intesa, un maggiore
dialogo, con le forze non necessariamente partitiche, con le forze
sane della società, con tutti i settori dell’ambientalismo, per
trovare veramente un punto di partenza per affrontare in maniera
chiara, non equivoca, la questione Bertolino.
Densi
di riferimenti e di approfondimenti sono stati gli interventi di Toti
Costanzo, il quale ha riaperto pagine di storia recente a
Partinico, ricordando l’opera delle varie amministrazioni
succedutesi nel corso di questi ultimi vent’anni.
Lo
stesso ripercorrere le pagine storiche, sono state il piatto forte
degli interventi di Gino Scasso, il quale ha puntato tutto sulla
sobrietà, preferendo l’analisi attenta di qualche elemento che
ha condizionato quelle che sono state le iniziative proposte per
cercare un miglioramento alla situazione.
Ciravolo
ha puntato la sua attenzione su quanto fatto dal patto in questi
anni, ha accennato alle difficoltà di dialogo esistente con le
varie amministrazioni, confidando in una maggiore presenza
dell’attuale sindaco.
Si è
parlato, e di questo va dato atto al Prof. Ciravolo, il quale con
estrema sincerità ha voluto sgombrare il campo da ogni eventuale
polemica, della questione dei prelievi.
Durante
il dibattito è stato chiesto al coordinatore del patto, dove sono
e che fine hanno fatto i prelievi effettuati al canale di Maltempo
e se era possibile fare un raffronto con quanto prelevato dai
tecnici comunali.
Ciravolo
ha aperto una intelligente parentesi, sottolineando il fatto che i
tra i vari prelievi effettuati dal Comune, risulta significativo
il fatto che gli unici dati che davano inequivocabilmente segno di
non rispetto dei limiti stabiliti dalla legge, erano derivanti dal
prelievo effettuato proprio negli scarichi confluenti al canale.
Quindi
questi dati, secondo Ciravolo, tra l’approvazione dei presenti,
giustificano il presidio organizzato dal patto, anche come fatto
morale, simbolico, tendente a sensibilizzare l’opinione pubblica
sul problema ambientale.
Allo
stesso tempo, Ciravolo ha comunque accennato al fatto che
l’effettuazione delle analisi di laboratorio dei campioni
prelevati, ha un suo costo, che certamente per il momento non è
compatibile con le finanze dei volontari.
Tuttavia
i primi risultati sono disponibili e saranno resi noti al più
presto.
Sul
futuro della distilleria, Ciravolo e Giacopelli, anche se con un
termini profondamente diversi, si sono trovati d’accordo sulla
chiusura degli stabilimenti.
Scasso
ha proposto, la creazione di tante piccole distillerie, che
proprio per le loro ridotte dimensioni rispetto alla distilleria
Partinicese, garantirebbero un maggiore controllo sul rispetto
delle norme ambientali.
Costanzo,
invece sottolinea il fatto che non si dovrebbe parlare più di
distilleria, ma di ricercare un nuovo sbocco commerciale in
considerazione dell’ottima qualità del vino prodotto in Sicilia
e conseguentemente, una riconversione dell’attività della
distilleria.
In
concomitanza con il dibattito i volontari del patto hanno
realizzato alcuni pannelli dove sono stati esposti alcuni momenti
importanti, tratti da articoli pubblicati nei vari anni da
quotidiani e riviste che ripercorrono le tappe della lotta
ambientalista.
Va
ricordata anche la buona affluenza di pubblico al canale,
nonostante lo stesso non sia certamente l’ambiente ideale per
una manifestazione di questo tipo, e la presenza di molti
esponenti dell’amministrazione comunale.
Infatti
abbiamo notato tra gli assessori, la presenza di Franca Tranchina,
che ha assistito per la sua totalità ai lavori, oltre a Ninni
Provenzano e Nino Lo Cascio.
Presenti,
tra i consiglieri comunali anche Ottavio Puleo di Rifondazione
Comunista e Gaetano La Corte dell’Udc, con i quali vogliamo
scusarci, per non averli citati ieri sera.
Era
presente anche il consigliere provinciale dei DS Enzo Provenzano.
articolo
di Roberto Vitale (Telejato)
|