Ricordiamo per lottare e vincere Cosa Nostra.
Oggi 21 marzo ricorre la 13a giornata
nazionale della memoria. Noi Giovani Comunisti/e di Partinico non
vogliamo che il silenzio omertoso tipicamente siciliano lasci
passare in secondo piano questo importante anniversario. Vogliamo
ricordare, urlare, lottare per una Sicilia libera dalle catene
mafiose che ne attanagliano lo sviluppo economico, culturale e
sociale.
Non vogliamo rimanere fermi ed inerti con le
braccia conserte quando ancora nel 2008, qualche giorno fa,
abbiamo, sgomenti, visto apparire sul muro di un istituto tecnico
locale uno slogan che esaltava la mafia. Ciò significa che non
solo i più grandi, ma anche le nuove generazioni continuano a
visualizzare Cosa Nostra come un’entità protettrice di questa
bella e sporca terra. Non possiamo rimanere zitti di fronte ad un
giovane che, imbambolato da qualche fiction e dai miti che da
queste derivano, ci dice che la mafia è una cosa buona perché “fa
mangiare i più poveri”. Sentire queste parole fa rabbrividire, fa
sconfortare chi quotidianamente mette a repentaglio e spende la
propria vita per la legalità, delude i giovani che, come noi,
credono ancora in un’altra Sicilia. Una terra tremendamente bella,
ma in mano a gente sporca più del fango.
Ed allora ricordiamo chi è rimasto ucciso da questi
ideali, affinché nessuno più debba perdere così la propria vita,
affinché tutti, giovani adulti e anziani, capiscano che vivere
onestamente nella legalità non significa vivere da anonimi,
affinché nessuno debba più inchinarsi di fronte al “don” di turno
e nessuno debba più versare un soldo dalle proprie tasche per
finanziare le casse della mafia.
Perciò urliamo i nomi che ci rendono orgogliosi di
essere siciliani e che ci fanno credere ancora in un futuro libero
e migliore. La lista purtroppo sarebbe dovuta essere molto più
lunga ma vogliamo ricordare i caduti di mafia di Partinico.
- l’8 maggio 1947 viene ucciso con un colpo di
pistola in bocca il comunista Michelangelo Salvia;
- il 22 giugno 1947 in un attentato alla sede del
PCI-Camera del lavoro vengono uccisi i comunisti Giuseppe
Casarrubea e Vincenzo Lo Iacono;
- il 6 agosto 1985 viene ucciso il commissario di
polizia Ninni Cassarà, stretto collaboratore di Giovanni
Falcone;
- al 4 gennaio 1997 risale l’uccisione di
Giuseppe La Franca, ribellatosi all’asservimento e per questo
ammazzato dal clan Vitale-Fardazza.
RICORDIAMO SOPRATTUTTO CHE: “La
mafia è un fenomeno umano e come tutti i fenomeni umani ha un
principio, una sua evoluzione e avrà quindi anche una fine.”
G.
Falcone
Partinico 21 marzo 2007
Giovani Comunisti/e Circolo “Peppino Impastato” –
Partinico
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