Partito della Rifondazione Comunista 

Circolo "Peppino Impastato " Partinico 

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Partito della Rifondazione Comunista di Partinico (PA) circolo "Peppino Impastato"

COMUNICATO STAMPA
Dunque avevamo ragione anche se la Bertolino ha sporto, ripetutamente, querela nei nostri confronti accusandoci d'averla diffamata sol perché sostenevamo esattamente ciò che oggi la Procura di Palermo , rinviandola a giudizio, sostiene e cioè che l'industria ha inquinato. Eppure siamo di fronte ad un film già visto. Da un lato un Sindaco democratico che con decisione agisce nel voler fare rispettare a tutti i costi la legge, dall'altro un'industriale che non si vuole piegare alla ragione oltre che alla legge stessa ricevendo il supporto di avvocati dai lontani trascorsi antimafiosi che hanno scelto di difendere l'indifendibile e cioè un'industriale che ha anche la sfacciataggine di chiedere, addirittura, un risarcimento danni miliardario a suo favore. 

Al centro della vicenda ci siamo noi, partiti, uomini, cittadini che non intendiamo piegarci alla prepotenza , all'arroganza e soprattutto alla potenza economica avendo scelto di difendere leggi dello Stato e la salute di tutti noi. 

Mancano fino ad ora, per comporre il puzzle, soltanto i camionisti, i cooperatori vitivinicoli pronti a dare l'assalto al nostro municipio con in testa la solita, quella del 1992, cantina dell'alto Belice di S. Cipirello e dietro le quinte la signora Bertolino che trova sponda in deputati di appartenenza anche nell'area del centro-sinistra. Deputati quali l'on. Oddo che dà un colpo al cerchio ed uno alla botte ritenendo di difendere contemporaneamente gli interessi delle cantine e quindi indirettamente anche quelli della distilleria Bertolino e nel contempo anche quelli delle nostre popolazioni. 

In una battaglia come questa si sta solo da una parte! 

Noi siamo i comunisti di sempre: quelli dell' '84, del '92, del 97, di oggi che hanno condotto a fondo una lotta contro gli inquinatori e non se ne vantano. Quelli che difendono la salute, il lavoro, il rispetto delle leggi contro la prevaricazione e l'arroganza del potere. Di un potere che si serve, nel tempo, di don Abbondio, collusi, pennivendoli pronti ad inchinarsi ai piedi dei potenti di turno e soprattutto di alcuni uomini politici che rappresentano la vergogna della nostra terra. A costoro con profondo disprezzo possiamo assicurare che non passeranno.

Partinico 12 luglio 2005