L’azione politica che il
Sindaco e i suoi più stretti collaboratori hanno
intrapreso da qualche tempo e che si qualifica, per
bocca degli stessi promotori, come apertura, dialogo e
confronto fattivo con i quattro consiglieri dichiaratisi
indipendenti e con l’UDC non può che indurre critiche e
sconcerto.
Essa risulta infatti
incomprensibile e preoccupante. Incomprensibile, perché
non c’è sostanza di condivisione di progetti e di
proposte per la città che sia emersa negli ultimi mesi
con questi soggetti politici, per altro portatori di
istanze politiche diverse. Preoccupante, perché la
manovra lascia intravedere i vizi di trasformismo e
qualunquismo che sono il contrario della governabilità
del paese (soprattutto in questo momento della politica
nazionale) e dell’onestà nei confronti degli elettori.
Serve alla città, nel
difficile momento che stiamo vivendo, soprattutto la
tempra di un’etica civile che la politica deve
dimostrare dando prova di coerenza rispetto ai valori.
Fra questi, sono irrinunciabili il mantenimento degli
indirizzi di fondo dell’amministrazione ed il loro
rilancio. Per conseguenza, ribadiamo ancora una volta la
necessità di una immediata ricomposizione dell’intero
quadro politico di riferimento che nel giugno del 2005
ha condotto all’elezione del Sindaco Motisi ed alla
conseguente vittoria del programma politico della
coalizione denominata “Alleanza democratica per
Partinico”.
Senza questa fase
preliminare non possono esserci le condizioni per
apertura di dialoghi con chicchessia. Senza un rilancio
autorevole ed efficace dell’azione di governo e della
proposta politica, non si può dare voce al dilagante
disagio che vive una realtà come la nostra ed operare
contestualmente per rimuoverlo e superarlo.
Ripartire con un nuovo
progetto che sappia dare risposte puntuali e concrete ai
cittadini e che sappia ridare il “senso di comunità”
sempre più contrastato da un cieco individualismo e
dalla disperazione dei più deboli: ecco la missione
dell’amministrazione.
Chi
pensa che la soluzione dell’attuale situazione di
stallo, che vive l’amministrazione Motisi, possa non
passare dal confronto con i partiti e con la colazione
di centro-sinistra, ed al contrario risolversi con il
ricorso ad alchimie politiche intrise di trasformismo è
evidente che non contribuisce a lavorare per il
rilancio dell’Alleanza democratica e della giunta di
governo della città.
Partito della Rifondazione
Comunista
Partito dei Comunisti
Italiani
Democratici di Sinistra
Udeur
Italia dei Valori
La Margherita circolo
"Ulivisti per Partinico"
Partinico 16 marzo 2007
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