Partito della Rifondazione Comunista 

Circolo "Peppino Impastato " Partinico 

| partito | sala rossa | iniziative | vignette di Giovanni GUERRA | documenti | comunicati stampa | consiglio comunale |
Partito della Rifondazione Comunista di Partinico (PA) circolo "Peppino Impastato"

  Comunicato stampa

Nell’esprimere la nostra solidarietà a Gisella Pecoraro dirigente del Sindacato CISL di Partinico, oggetto di querela da parte di uno dei tanti padroncini che operano nel cosiddetto settore della solidarietà, non possiamo non rilevare come la signora Bertolino abbia fatto scuola. E così chi difende la salute dei cittadini oppure i lavoratori impegnati nelle cooperative sociali deve tacere, in caso contrario si abbatte  la mannaia della denuncia con tutto il rituale che ne consegue: notifica della querela, indagini in corso, conclusioni delle stesse e molto spesso anche il processo. Un lungo calvario che vede un cittadino qualsiasi, un dirigente politico o sindacale accompagnato dal suo avvocato iniziare un lungo itinerario che porta al Palazzo di Giustizia di Palermo sol perchè ha espresso un’opinione su di un fatto, su di un avvenimento. Il caso di Pino Maniaci è divenuto emblematico e dunque  fatto nazionale.

Chi dirige un Sindacato fa gli interessi dei lavoratori e questi lavoratori che prestano la loro opera in quelle sociali sono particolarmente esposti alle ritorsioni in quanto il sistema delle assunzioni si lega al sistema della precarietà.  Lavoratore precario è dunque lavoratore condizionato e subordinato ai ritmi di lavoro, ai ricatti, ai licenziamenti facili, a non avere sempre e comunque un salario decente. Per fortuna, seppur diffuso, questo sistema non coinvolge tutte le cooperative che operano nel settore.

Il nostro Partito si è sempre battuto per i diritti dei lavoratori e soprattutto per la loro libertà dentro le aziende e sostiene chi questi diritti intende fare valere. All’Amministrazione comunale della città Rifondazione Comunista chiede che si operi una ulteriore forte e pressante vigilanza a tutela di chi presta la sua opera in tali aziende escludendo  da  successive gare di appalto quanti non rispettano  i contratti  e soprattutto i diritti più elementari dei lavoratori.

Partinico 27 febbraio 2006