Giovani Comunisti/e circolo "Peppino Impastato" - Partinico (PA)                         

Circolo di Partinico

E NOI VOGLIAMO STARE AL GIOCO DI CHIMENTI

E noi vogliamo stare al gioco di chi, come Elio Chimenti, ha trovato e non da ora, la sua vera vocazione: quella di scrivere e scrivere sul blog, rispondere  a tutti e scrivere di tutto e di tutti. Alle stregua di quei Direttori di Giornali o Riviste che “tengono” la cosiddetta  rubrica delle “Lettere al Direttore”. Tu scrivi di lui? E lui risponde. Non scrivi di lui, e lui risponde lo stesso. Il Sindaco balbetta qualcosa e chi risponde per conto del Sindaco? Risponde lui! La Tortorici entra, pretestuosamente,  in polemica con noi e chi si occupa della polemica? La Tortorici? Nemmeno per sogno. Se ne occupa  lui. Il Sindaco che fa? Assume le vesti di Podestà e lui, emergendo dal fondo, come per una zummata televisiva, appare e diventa il Podestà del Podestà. Renzo  Di Trapani, come sempre più spesso ormai gli capita, riscopre la vocazione “del vecchio democristiano” e di converso, così si comporta (ricordate il voto favorevole di Di Trapani in Commissione consiliare perché LE STALLE DEI FARDAZZA NON SI DEMOLISSERO?) e lui, assumendo le sembianze di novello Tutone della Mazza sfodera la spada e distribuisce, a difesa,  fendenti a destra e a manca. Chimenti nel blog disquisisce, blandisce, bacchetta, corregge (il “gli “ si omette oppure no?), sale in cattedra. Qualcuno si occupa della “lobby affaristica” e lui pronto ad assumerne le difese. Motisi ondeggia, vagheggia, temporeggia, scantona  e tutti dicono “abbasso il Re?” E lui subito: “Viva il Re”. Dice del Bilancio, parla di un Sindaco che avrebbe manifestato contrarietà ad affidare alla Tranchina la delega al Bilancio e, mentendo, sostiene che la nostra compagna “aveva poca dimestichezza con la materia” dimenticando che la compagna con il Sindaco Cannizzo aveva proprio tenuto quella delega di cui ha sicura competenza. Sarà Franca Tranchina a rimettere a posto la verità e chiarire i fatti relativi al Bilancio 2006. Chimenti, però, è un fiume in piena, ci invita a fare una seria analisi di questi mesi di attività amministrativa (la faremo!) e suggerisce al nostro Partito di   “darsi da fare” ed infine, al culmine di un conato di bontà lui assolve tutti, proprio tutti gli ex Assessori e scrive “…riconosco indistintamente a tutti  di avere operato con il massimo della loro buona volontà ma la politica, quella vera richiede di guardare ai risultati e di tentare di porvi rimedio….”. Avete capito ? Lui riconosce…. ma la politica quella vera… Dunque, ora è a tutti chiaro chi distribuiva i  voti agli Assessori della Giunta Motisi ? E la politica, quella vera si farà? Si farà con Varvaro, Tortorici, Cangemi, Fiorino, Rappa insieme ai tecnici Pino Bongiorno e Supporta! Ad ogni buon conto, diamo per scontato d’essere d’accordo con quanto detto da Chimenti. E dell’Assessore Varvaro, in più occasioni definito dal Sindaco in un modo che, per carità di patria, non riportiamo nemmeno sotto tortura, cosa ci dice? Chimenti l’ha riletto il Programma elettorale dell’Alleanza Democratica per Partinico dove a pagina 4 è scritto quanto avrebbe dovuto realizzare, compreso mercato ortofrutticolo e mattatoio? E non essendosi occupato di NIENTE,  perché è stato confermato? E perché il Sindaco, ricorrendo alla menzogna, dichiara di avere mantenuto ai “vecchi” Assessori le  loro deleghe e non dice perché a Varvaro ha tolto quella all’Agricoltura, così come a  Cangemi quella alle Manutenzioni impinguando, però quelle dell’Assessore Tortorici? Che brava, la Tortorici,  perché non ne chiediamo la clonazione? Ma c’è qualcuno, oggi,  che può spendere una sola parola a difesa dell’Assessore Varvaro che per  farlo nominare Vice di Motisi, NEL DISSENSO GENERALE,  il nostro Partito alzò, come si suole dire le barricate, convinto che era giusto dare un segnale alla città di un vice che proveniva da esperienze politiche di sinistra? E invece, Varvaro ed il suo entourage, durante questa gravissima  crisi politica sono rimasti colpevolmente in silenzio PERDENDO la voce ed anche qualcosa di più. C’entra, forse, la Policentro e le ultime chiare ed inequivocabili dichiarazioni a Tele Jato di Provenzano  Mimmo, Speciale e D’Amico che, ora, vogliono convincerci che “la Policentro è sviluppo e se è sviluppo anche Chimenti la farà votare  ai suoi? Ma no, Chimenti non la farà votare  perché ci penserà il centro destra a farlo! Siamo i soliti comunisti, seppur giovani, ma già tanto  maliziosi! E se tutti gli Assessori avevano fatto bene, ci dice per quale ragione è stato destituito l’ing. Bonomo? Bonomo destituito? E, dice Chimenti: e io con la destituzione cosa c’entro? E stato il Sindaco, NELLA SUA PIENA AUTONOMIA, a licenziarlo. E’ vero non avevamo pensato che Motisi fosse AUTONOMO nelle sue decisioni! Ma Chimenti “è uomo d’onore” e davanti al cadavere di Cesare ne esalta le lodi e della destituzione se ne dispiace! E cosa ci dice di Provenzano Ninni, di Lo Cascio e della stessa Tranchina al posto della quale  hanno avuto necessità di rispolverare  un vecchio e fedelissimo amico mettendogli nelle mani Lavori pubblici, Manutenzioni, Tributi, Agricoltura e, dulcis in fundo  “assicurare i rapporti con i Partiti della maggioranza ed anche quelli dell’opposizione”? Ma lo vedete voi, il sanguigno Pino Bongiorno con quella voce che quando utilizza pochi decibel si sente perfino ai “cannitazzi”, tessere rapporti con questo e con quello senza andare in escandescenza? D’accordo sul fatto che ci vuole “ragionevolezza e responsabilità, anche durezza se occorre“. E noi siamo stati ragionevoli e responsabili per un anno e leali, forse anche ai limiti dell’accondiscedenza non più giustificata. Ma dobbiamo essere d’accordo sulla necessità che nel confronto, seppur duro, emerga la verità dei fatti e non la gratuita alterazione degli stessi. Confronto, anche duro. Ci stiamo e senza alcuna ipocrisia perché proprio di questa la città, e anche la “politica”, non hanno alcuna necessità.

Firmato

I trentuno Giovani Comunisti assolutamente colpevoli più i tre che hanno avuto l’ardire di occuparsi di Mimma Tortorici .

 

Partinico 24 agosto